ROMA – Il Capo dello Stato si è commosso parlando del rispetto per la magistratura durante il Giorno del ricordo delle vittime del terrorismo. Ho posto soprattutto l’accento sulla parola “onore” e ha ricordato che diversi magistrati hanno pagato con il sangue e che il loro esempio è “più forte di qualsiasi dissennato manifesto affisso sui muri della Milano di Emilio Alessandrini e Guido Galli” e di “qualsiasi polemica politica indiscriminata”.
Giorgio Napolitano è visibilmente commosso e con la voce rotta dall’emozione spiega che le storie, i profili e i fatti riportati nel libro presentato oggi e intitolato “Nel loro segno” – sui magistrati vittime del terrorismo – sono come “pietre” e niente può togliere loro valore. Lancia poi un messaggio ben chiaro: occorre ”parlare responsabilmente della magistratura e alla magistratura, nella consapevolezza dell’onore che ad essa deve esser reso come premessa di ogni produttivo appello alla collaborazione necessaria per le riforme necessarie”.
(Foto LaPresse)
