ROMA – Il presidente statunitense Barack Obama ha o no citato Mario Monti nel suo discorso? La citazione dovrebbe essere avvenuta proprio mentre Monti era assente dall’aula, impegnato al telefono con Fabrizio Cicchitto. Nel sito americano che ha pubblicato il discorso del presidente, di Monti non c’è traccia. Il consigliere diplomatico di Palazzo Chigi Pasquale Terracciano però svela l’arcano: Obama citò Monti in un discorso “a braccio”, quando il presidente sudcoreano Lee ha chiesto ad Obama di parlare per altri 3 o 4 minuti.
Obama avrebbe lodato le impressioni scambiate con Monti pochi minuti prima del suo discorso ufficiale. In particolare avrebbe lodato l’utilità delle idee montiane di fare anche “piccoli passi verso la sicurezza nucleare, perché se anche le probabilità di incidenti sono basse, quando si verificano danno luogo a eventi catastrofici”.
Insomma, la citazione c’è stata. E non solo i diplomatici italiani l’hanno sentita. Terracciano ha raccontato che quando il premier Monti è tornato al suo posto, dopo la telefonata con Cicchitto, sapeva già della lode di Obama: lo “spione” sulle lodi decantate è stato il segretario generale dell’Interpol, Ronald Kenneth Noble, che a Monti lo avrebbe detto sull’uscio della sala, mentre il premier tornava al suo posto.