SIENA – Muore un cavallo durante le prove e la Brambilla minaccia di chiudere il Palio di Siena: “Credo che sia giunto il momento di sottoporre a un esame rigoroso il Palio di Siena e altre competizioni in cui creature viventi vengono sfruttate e rischiano la vita per il solo divertimento dell’uomo. E il Palio di Siena, visto quello che accade ripetutamente, non può più considerarsi intoccabile”.
La tragedia è avvenuta la mattina dell1 luglio: il cavallo della contrada della Chiocciola, ”Messi”, baio di sei anni, è morto in seguito ad un incidente nel corso della quarta prova in vista del Palio del 2.
L’incidente è avvenuto durante il secondo giro di piazza, alla curva di San Martino, dove il cavallo, probabilmente entrato nella curva con una traiettoria sbagliata, ha urtato violentemente. Subito soccorso e trasferito alla clinica del Ceppo, nonostante le immediate cure del caso, il cavallo non è sopravvissuto all’urto ed è morto presumibilmente per choc cardiocircolatorio.
Nel pomeriggio è arrivata la “dichiarazione di guerra” del ministro del Turismo Brambilla, che ha poi aggiunto: ”Da tempo avevo lanciato l’allarme circa le condizioni di pericolosità per gli animali coinvolti in questa anacronistica manifestazione. E certamente è stata una giusta decisione non candidarlo a diventare patrimonio dell’Unesco. Una decisione che avrebbe legato l’immagine del nostro Paese alla morte violenta di un altro cavallo innocente. Non è questa l’Italia che vogliamo fare conoscere al mondo”.
Anche la Lav (Lega Anti Vivisezione) aveva chiesto che la corsa fosse sospesa.