”Se si vota a primavera – scrive oggi Goffredo Bettini su Il Riformista – le esigenze prioritarie cambiano radicalmente. In questo quadro, e solo in questo quadro, l’ipotesi che circola (anche se smentita) di un impegno di Montezemolo potrebbe avere un grande significato ed una grande presa”.
”Montezemolo – scrive l’esponente del Pd – non è Berlusconi. Non può fare per tante ragioni un suo partito; tranne diventare uno dei tanti, confondendosi con gli altri. Dovrebbe compiere – continua Bettini – un atto di servizio, unilaterale, disinteressato e a termine; mettendo la sua popolarità ed esperienza a disposizione di una battaglia civile e democratica e giustificando la sua scelta con l’emergenza che l’Italia vive e che sta diventando sempre piu’ pericolosa per il suo avvenire. Solo in questo modo c’è la possibilità che le risposte positive vengano da tutti, e spero in primo luogo dal Pd”.
“Tutti saprebbero che l’intesa è temporanea, che in seguito ci si potrà ridividere in una situazione di normalità e in una competizione tra avversari che non si odiano e nella quale ognuno troverà gli alleati con coerenze programmatiche più profonde e strategiche”.