Bersani: la bussola c’è, pensiamo al Paese. ”La bussola per il Pd c’è – ha detto Bersani nel suo discorso – ora dobbiamo tutti pensare a cosa sta succedendo al Paese che è in presenza di una pagina oscura. Nella maggioranza di centrodestra c’e’ una divisione che non si può nascondere. Ci vuole un gesto di responsabilità e spero che Berlusconi e la maggioranza riflettano e non vengano in Parlamento a dire che non sta succedendo niente perché questa sarebbe una tesi non tollerabile”.
”Ci concentreremo – ha aggiunto il leader del Pd – nell’incalzare la maggioranza e il suo andazzo inaccettabile. Confermo tutte le nostre proposte già avviate come i contenuti e le iniziative del discorso di Torino”.
Poi, sulle divisioni interne al suo di partito, Bersani si è detto fiducioso che una nuova unità possa essere trovata. ”Dalla Direzione di oggi ho avuto un incoraggiamento per lavorare ad un progetto – ha detto – Ora si tratta di raccogliere tutte le idee del partito per parlare agli italiani”. Un giornalista ha chiesto al leader del Pd se la frattura con Veltroni sia da ritenere sanata. ”Nella mia relazione – è stata la risposta – ho dato un giudizio di errore su tutto ciò che ha determinato questa situazione. Infatti i nostri iscritti non l’hanno compresa. Siamo assolutamente disponibili a discutere di temi che possono anche non appassionare l’opinione pubblica. Ma questo deve avvenire negli organismi preposti alla discussione politica. Siamo un partito – ha concluso Bersani – che non ha padroni, proprio come quelli delle grandi democrazie avanzate. La discussione di oggi lascia intendere che nel partito c’è un sentimento unitario”.
Veltroni: passo avanti, partito più unito. “Abbiamo fatto un passo avanti, il partito ora è più forte e più unito”. Lo ha detto Walter Veltroni lasciando la Direzione del Pd. ”Ci siamo chiariti – ha detto poi – come si fa in un partito nel quale ci sono attenzioni diverse, non come in un partito di centro destra. Ora siamo uniti nell’iniziativa politica. Sono state espresse al Segretario alcune riserve sul documento politico, al tempo stesso si è apprezzato l’apporto e la considerazione per le cose che debbono essere corrette”.
“Cosi’ si fa – ha aggiunto – nelle comunita’ che hanno la ricchezza della cultura. Stasera abbiamo fatto un passo avanti. E’ importante per combattere insieme e far concludere la stagione di Berlusconi, aprendo una fase di alternativa per il Paese e facendo uscire tutti dalla condizione attuale. Si tratta di un messaggio di speranza”.
Durante il suo discorso in Direzione Veltroni ha detto, con un pizzico di risentimento: ”Quando nel pieno della campagna elettorale in Sardegna Bersani si candidò per le primarie non ci rimasi bene ma non obbiettai. Egli sostenne che voleva solo discutere e non litigare. Ecco, uso le sue parole: stiamo solo discutendo”.
”In passato – ha ricordato Veltroni – 114 parlamentari annunciarono la costituzione di Red (l’associazione che fa capo a Massimo D’Alema, ndr), ed oggi quattro membri della segreteria hanno presentato un testo persino sgradevole nei miei riguardo: perché – ha domandato l’ex Segretario del Pd – si fanno le bucce soltanto al documento dei 76? Tra di noi dobbiamo avere una nitida sincerità”.
