13.45: ”Penso che il rinnovamento si fa senza rottamazione” e ”bisogna salire con argomenti migliori sulle spalle di chi c’era prima”, ma ”io sono qui, ed e’ giusto essere qui. Ho ascoltato molte cose interessanti, alcune le condivido. Renzi e Civati sono i principi di Facebook, io ho sempre le mani unte di qualcosa che ho mangiato 5 minuti prima e non vado d’accordo con le tastiere touch screen”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd della Toscana, Andrea Manciulli, intervenendo dal palco della ”Convention dei Rottamatori”.
”La mia parola e’ ‘partito’ – ha aggiunto Manciulli -. A me piacciono le sfide difficili; far tornare ad amare la parola ‘partito’ e’ importante, o la politica in Italia non si rialzera’. Occorre chiaramente un rinnovamento, e noi in Toscana lo stiamo facendo; ad esempio da noi i consiglieri regionali possono fare un massimo di due mandati. Non dobbiamo ripetere gli errori del passato, cioe’ contrapposizioni a prescindere. Nel Pd di spaccature ce ne sono state troppe: ora bisogna lavorare per unire”.
”Bisogna che il rinnovamento sia una sfida che lega un gruppo dirigente – ha continuato Manciulli -: quello che ci manca non e’ un uomo solo al comando, non mi interessa chi fa il centravanti o il terzino, mi interessa che ci sia una squadra che prende in mano una missione perche’ di questa Italia che sembra un film di Alvaro Vitali ci siamo stufati”.
13.21: ”Bisogna essere umili e tenere la spina attaccata, un filo diretto, con la societa’. Se qui ci sono tante persone vuol dire che c’e’ un desiderio di cambiamento che credo vada ascoltato e sostenuto”. Lo ha detto Paola Concia, parlamentare del Pd, a margine di ‘Prossima fermata Italia’, la ‘Convention dei Rottamatori’ in corso alla Stazione Leopolda. ”Voglio dire a Renzi che sono venuta a rottamare gli uomini”, ha detto poi con un sorriso.
”Bisogna rottamare una cultura politica – ha continuato Concia -: questa e’ la grandissima sfida. Io cerco di affermare due principi: la leadership femminile e il valore sociale delle donne perche’ tenere fuori dallo sviluppo della societa’ la meta’ della popolazione e’ folle, una cosa che non ci possiamo permettere”. ”Non mi piace la parola rottamare – ha ribadito -, gesti aggressivi causano gesti aggressivi, si diventa classe dirigente perche’ si e’ piu’ bravi”. Ai giornalisti che le hanno chiesto perche’ sia a Firenze e non alla riunione dei Circoli del Pd, Concia si e’ limitata a rispondere che ”il popolo del Pd e’ qui ed e’ ai Circoli”.
13.06: ”Penso che il rinnovamento si fa senza rottamazione” e ”bisogna salire con argomenti migliori sulle spalle di chi c’era prima”, ma ”io sono qui, ed e’ giusto essere qui. Ho ascoltato molte cose interessanti, alcune le condivido. Renzi e Civati sono i principi di Facebook, io ho sempre le mani unte di qualcosa che ho mangiato 5 minuti prima e non vado d’accordo con le tastiere touch screen”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd della Toscana, Andrea Manciulli, intervenendo dal palco della ”Convention dei Rottamatori”.
”La mia parola e’ ‘partito’ – ha aggiunto Manciulli -. A me piacciono le sfide difficili; far tornare ad amare la parola ‘partito’ e’ importante, o la politica in Italia non si rialzera’. Occorre chiaramente un rinnovamento, e noi in Toscana lo stiamo facendo; ad esempio da noi i consiglieri regionali possono fare un massimo di due mandati. Non dobbiamo ripetere gli errori del passato, cioe’ contrapposizioni a prescindere. Nel Pd di spaccature ce ne sono state troppe: ora bisogna lavorare per unire”.
”Bisogna che il rinnovamento sia una sfida che lega un gruppo dirigente – ha continuato Manciulli -: quello che ci manca non e’ un uomo solo al comando, non mi interessa chi fa il centravanti o il terzino, mi interessa che ci sia una squadra che prende in mano una missione perche’ di questa Italia che sembra un film di Alvaro Vitali ci siamo stufati”.
12.18: ”Il Pd deve smettere di chiacchierare di se stesso e iniziare ad appassionarsi ai problemi del Paese, perche’ siamo in una situazione drammatica con un’Italia ferma e siamo noi che dobbiamo rimetterla in moto. Su questo credo che ci sia molto da prendere dalla tre giorni di Firenze”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi (Pd), parlando con i giornalisti a margine della ‘Convention dei Rottamatori’ in corso alla stazione Leopolda.
”Credo – ha aggiunto Renzi – che ci sia un grande bisogno di cambiare le idee, le facce e il linguaggio della politica ed e’ quello che stiamo cercando di fare con questa formula che e’ originale e che, credo, andrebbe ripresa. Si possono dire cose serie senza avere la faccia triste. Per la dirigenza del Pd c’e’ una sola idea, che non e’ nuova: parlare un linguaggio semplice, con idee concrete, riuscendo ad entusiasmare la gente. E’ anche attraverso la capacita’ di commuoversi che si puo’ fare la rivoluzione”.
”Qui alla Leopolda – ha continuato Renzi – si sta vedendo un altro film rispetto ai film tradizionali, persone che discutono, dialogano, parlano con tranquillita’, che danno idee e proposte; credo che stiamo facendo un servizio al centrosinistra, stiamo ridando passione e speranza per tante persone che vogliono tornare a credere nella politica. Se fossi Bersani sarei contento”.
12.17: ‘Se c’e’ qualcosa da rottamare, ebbene questa sono le ambizioni personali”. Lo ha detto Zoe Monterubbiano, la prima segretaria di Circolo intervenuta all’Assemblea nazionale del Pd in svolgimento in concomitanza con l’Assemblea dei rottamatori di Firenze. Monterubbiano, segretaria di un piccolo circolo a Fermo, ha tradito la propria emozione: ”scusate, ho saputo solo due giorni fa che sarei dovuta intervenire oggi”.
E al termine del suo breve intervento ecco l’affondo contro gli ambiziosi da rottamare: ”le ambizioni personali nulla hanno a che fare con la politica vera”. Contro le voci di minoranza presenti nel partito si e’ anche sccagliato Cosimo Palazzo, 36enne segretario di circolo a Milano, che ha invocato l’unita’: ”basta – ha detto – con le interviste rilasciate per distinguersi dopo le decisioni assunte collegialmente. Pensate a noi – ha aggiunto – tra gli applausi – che fatichiamo sul territorio. Cosi’ si pregiudica il nostro entusiasmo. PRetendiamo rispetto”.
11.48: Il rinnovamento chiesto dai rottamatori e’ stato gia’ avviato da Bersani, come testimonia il fatto che l’80% dei segretari provinciali ha meno di 40 anni. Lo ha detto Nico Stumpo, responsabile dell’organizzazione del Pd, aprendo l’Assemblea nazionale dei segretari di Circolo del partito. Stumpo ha sottolineato la numerosa presenza di segretari in sala (oltre 1700): ”siamo l’unico partito ancora radicato su tutto il territorio nazionale”, ha detto. ”Non voglio polemizzare con i cosiddetti rottamatori – ha proseguito – anche perche’ il tema del rinnovamento va affrontato, non solo nel partito ma nel Paese stesso”.
Tuttavia, ha aggiunto, ”Bersani ha gia’ compiuto dei passi in avanti innegabili. E lo dimostra il fatto che il 40% dei segretari di circolo ha meno di 40 anni. Il rinnovamento si fa cosi’ ma anche in altro modo, non solo con l’eta’ anagrafica ma anche con le idee”. In tal senso il rinnovamento migliore e’ ”avere lo sguardo rivolto ai problemi del Paese, anziche’ avere lo sguardo rivolto a noi stessi”.
11.37: Il rinnovamento chiesto dai rottamatori e’ stato gia’ avviato da Bersani, come testimonia il fatto che l’80% dei segretari provinciali ha meno di 40 anni. Lo ha detto Nico Stumpo, responsabile dell’organizzazione del Pd, aprendo l’Assemblea nazionale dei segretari di Circolo del partito. Stumpo ha sottolineato la numerosa presenza di segretari in sala (oltre 1700): ”siamo l’unico partito ancora radicato su tutto il territorio nazionale”, ha detto.
”Non voglio polemizzare con i cosiddetti rottamatori – ha proseguito – anche perche’ il tema del rinnovamento va affrontato, non solo nel partito ma nel Paese stesso”. Tuttavia, ha aggiunto, ”Bersani ha gia’ compiuto dei passi in avanti innegabili. E lo dimostra il fatto che il 40% dei segretari di circolo ha meno di 40 anni. Il rinnovamento si fa cosi’ ma anche in altro modo, non solo con l’eta’ anagrafica ma anche con le idee”. In tal senso il rinnovamento migliore e’ ”avere lo sguardo rivolto ai problemi del Paese, anziche’ avere lo sguardo rivolto a noi stessi”.
10.01: ”Il Pd e’ in questa sala e in tante altre parti: il Pd e’ una realta’ che deve smettere di guardarsi l’ombelico e provare a lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Se io fossi Bersani sarei molto felice di quello che sta avvenendo qui alla Leopolda”. Lo ha detto stamattina il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, appena arrivato alla stazione Leopolda dove si e’ aperta la seconda giornata di Prossima fermata Italia, la ‘Convention dei Rottamatori’ del Pd, promossa assieme al consigliere regionale lombardo, Pippo Civati.
”Siamo stati per anni – ha aggiunto Renzi – a discutere delle nostre ‘vicenducole’ interne: siamo credibili se riprendiamo la voglia di cambiare non solo le nostre discussioni ma anche il Paese. Penso che, per farlo, occorra una classe dirigente nuova perche’ non si puo’ mettere il vino nuovo in botti vecchie. Da Firenze sta arrivando un messaggio di positivita’ e speranza: vorrei che tutti lo cogliessero per quello che e”’. Alla Leopolda stamattina sono gia’ arrivate centinaia di persone: ieri sera erano oltre 2.000.
”Ieri sera e’ andata in modo meraviglioso – ha proseguito Renzi -: la cosa davvero diversa e’ il linguaggio. Ci sono tante persone che stanno portando qui molte idee e lo fanno non con il tono serioso e noioso della politica tradizionale, ma con il loro entusiasmo. Bisogna tenere insieme questi due aspetti: serieta’ delle proposte e passione”.
