Il Popolo della libertà a poco meno di un anno dalla sua nascita, lancia da Arezzo la campagna elettorale per le prossime regionali e intende consolidarsi come partito.
Nel messaggio inviato alla convention promossa da Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa, Silvio Berlusconi afferma: «Abbiamo l’ambizioso obiettivo di arrivare a 1 milione di iscritti. Fin da quando è nato, poco meno di una anno fa, il Pdl rappresenta un motivo di orgoglio per noi e di fiducia per gli italiani. Il nostro buon governo ha convinto un numero crescente di elettori a darci la loro fiducia, affidando ai nostri uomini un numero crescente di città, province e regioni. Puntiamo ad ulteriori successi alle prossime regionali, per porre rimedio ancora una volta ai troppi guasti creati dal malgoverno locale della sinistra».
Il Pdl, per Berlusconi, intende lanciare un messaggio innanzitutto ai giovani per renderli «protagonisti di una nuova stagione politica, con uno stile e un linguaggio sempre improntati all’ottimismo e al rispetto dell’avversario, per dimostrare con i fatti che l’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio».
«Formulo l’auspicio che la discussione politica che potrà svilupparsi dell’incontro di Arezzo sappia offrire un significativo apporto al consolidamento del Pdl come grande partito plurale, capace di discussioni innovative, sintesi evolutive e di un costruttivo confronto tra posizioni e sensibilità», è invece l’invito del presidente della Camera Gianfranco Fini nel suo messaggio inviato alla convention.
Fini sollecita il consolidamento del Pdl come un partito in cui sia possibile «un costruttivo confronto tra posizioni e sensibilità, come emerso dal congresso fondativo del marzo scorso e come richiesto da tanti settori della società italiana che si riconoscono in un Pdl forte di un vasto consenso popolare».
Il presidente della Camera si dice infine convinto che la convention di Arezzo servirà a «consolidare il Pdl come grande forza politica europea, volta alla promozione di quei valori di libertà, sussidiarietà e dignità della persona che appartengono all’identità culturale e politiche di quel Ppe di cui il Pdl è parte».