Nello studio del capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, sono arrivati quasi di buon’ora, un po’ prima delle 9, i due coordinatori del Pdl, Ignazio La Russa e Sandro Bondi. Con loro il vicepresidente vicario dei senatori, Gaetano Quagliariello, i ministri Raffaele Fitto, Maurizio Sacconi, Mariastella Gelmini. Il tema è quello che da alcune settimane fa fibrillare i gruppi parlamentari: le regole di democrazia interna e le previsioni statutarie che assegnano agli eletti ma soprattutto ai coordinatori un potere notevole nella scelta dei coordinatori locali e provinciali.
Stesso tema, con presenze in parte diverse, al centro di una successiva riunione, questa volta al Senato, intorno alle 11. Con Gasparri e Quagliariello si sono ritrovati i coordinatori La Russa e Bondi, e il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto. Al Senato, martedì scorso, il malumore si era manifestato attraverso un documento sottoscritto da circa 25 senatori. Critiche nette alle regole statutarie e timori per un’organizzazione del partito che conferisce, secondo gli autori del documento, un potere eccessivo ai coordinatori nazionali.
Gli stessi senatori, però, hanno ribadito piena lealtà al premier Silvio Berlusconi e stima e considerazione per i vertici del gruppo, Maruizio Gasparri e Gaetano Quagliariello.
