Studenti addestrati come soldati, futuri militari che si formano non piĆ¹ nei Car (Centri addestramento reclute) ma negli edifici scolastici. Tutto questo sarĆ possibilie grazie a un accordo raggiunto tra Maria Stella Gelmini (ministro dell’Istruzione) e Ignazio La Russa (ministro della Difesa).
Un articolo pubblicato su Famiglia Cristiana ha infatti rivelato che i due ministri hanno firmato un protocollo che istituirĆ un corso denominato “alleati per la vita”.
Il corso, che sarĆ valido come credito formativo, punta a lezioni di “pratica del mondo sportivo militare”. Cosa dovranno dunque fare gli studenti delle scuole superiori? Saranno divisi in pattuglie e riceveranno lezioni di tiro con la pistola ad aria compressa e percorsi “ginnico-militari”: arrampicata, nuoto e salvataggio e orienteering. Qui perĆ² la circolare contine un errore, visto che ĆØ scritto “orientiring”.
Secondo Famiglia Cristiana l’obiettivo dichiarato dai firmatari del testo sarebbe quello di “instaurare negli studenti la conoscenza e lāapprendimento della legalitĆ , della Costituzione, delle istituzioni e dei principi del diritto internazionale” nonchĆ© “di evidenziare, nel percorso educativo, lāimportanza del benessere personale e della collettivitĆ attraverso il contrasto al ‘bullismo’ grazie al lavoro di squadra che determina lāaumento dellāautostima individuale ed il senso di appartenenza ad un gruppo”.
Una motivazione, specie quella sul bullismo, che non convince appieno: lo spirito cameratesco che si respira nelle caserme che porta a episodi di “nonnismo” non ĆØ forse assimilabile al comportamento dei bulli?