ROMA – Massimo Franco, in un commento sul ‘Corriere della Sera’, definisce la battaglia che si sta giocando alla Camera per l’approvazione del processo breve un “sì a tutti i costi per sterilizzare i processi del premier”.
Per Franco la logica “è quella di un provvedimento avulso dalle esigenze di riforma della giustizia. Il Pdl risponde con una forzatura a quella che considera un’altra forzatura, attribuita alla Procura di Milano. Per il governo si tratta di riaffermare il primato nei confronti della magistratura: con in palio la possibilità di proteggere il premier dai processi. Su questo, Pdl e Lega ostentano una compattezza che resiste a ogni pressione. Significa che la maggioranza è pronta a sfidare l’impopolarità”.
Viste le premesse, scrive Romano, lo scontro era inevitabile. “Rappresenta un’anteprima del panorama di macerie politiche che ‘il processo breve’ porterà con sé; e che verranno additate con intenti opposti all’opinione pubblica”.