ROMA – L’ Italia dei valori contesta ”i dati sulla nano-prescrizione che ieri il ministro della Giustizia Alfano ha fornito all’Aula”. ”Sono taroccati”, ha detto il deputato Carlo Monai. “Se, infatti, teniamo conto che, dei 125mila processi prescritti nel 2009, come ha detto il ministro, il 55 per cento si riferisce ad incensurati, i procedimenti che andranno a cadere, grazie a questa norma barzelletta, saranno circa 68.750: quindi oltre il 2% dei 3.290.000 giudizi penali pendenti e non lo 0,2% indicato dal ministro. La matematica non è un’opinione”.
”Con la nuova legge sulla prescrizione brevissima, i tempi di estinzione dei reati per gli incensurati in primo grado si accorceranno, in media, di un anno, ed è logico aspettarsi allora un numero doppio di processi estinti rispetto a quello storico, che si prescriveranno all’entrata in vigore della ‘nanoprescrizione’ voluta dal premier”, ha aggiunto Monai.
”La conseguenza sarà, come ha denunciato anche il Csm, che avremo una sorta di amnistia per oltre 68.000 processi penali in più, per il 2% dei giudizi in corso, in cui le vittime dei reati non otterranno giustizia ma dovranno anche sopportare le spese sostenute per essersi costituite parte civile”, ha concluso Monai.
