ROMA – Parte il taglio delle province: 36 verranno cancellate entro la fine del 2013. Si passerĂ da 86 a 50 perchĂ© quelle che hanno un territorio piĂ¹ piccolo di 2.500 chilometri quadrati e meno di 300mila abitanti verranno soppresse o accorpate. Addio allora ad esempio a Benevento, Rovigo, Treviso, Terni, Nuoro, Oristano, Grosseto, Gorizia, Trieste, Savona, Imperia, Foggia, Taranto, Latina … Effetto della spending review che accelera i tempi, tanto che sarĂ pronto a breve, e presentato al primo Consiglio dei ministri di novembre, il decretone sul taglio delle province. (Per vedere la mappa completa dei tagli clicca qui).
Quasi tutte le regioni sono perĂ² a caccia di scorciatoie. Entro martedì 23 le quindici amministrazioni regionali a statuto ordinario devono inviare a Palazzo Chigi le proposte di riorganizzazione del loro territorio. DopodichĂ© la palla passerĂ nelle mani del governo, che deve disegnare la nuova geografia. Peccato che la maggior parte delle Regioni tenta di “risparmiare” dalla morte sicura qualche provincia, ma è probabile che la scure del governo Monti sarĂ impassibile. Il record delle deroghe richieste appartiene alla Lombardia, che tenta di chiedere la salvezza addirittura delle province di Monza-Brianza, Sondrio e Mantova.
Le tappe del taglio. Dalla fine di giugno del 2013 tutte le Province, anche quelle che non si vedranno toccare i confini, saranno guidate da un commissario. Resta solo da decidere se il commissario sarĂ un “esterno” o il presidente uscente della Provincia.
