ROMA – Raggi e i dossier sul rivale De Vito: i pm sentono Lombardi, Di Battista sapeva. “I Cinque Stelle al Campidoglio, un’House of Cards alla amatriciana”. Il Pd torna all’attacco dei pentastellati in Comune. Questa volta ad armare la mano dei dem è il presunto dossieraggio interno che avrebbe contribuito a far sconfiggere Marcello De Vito alle ‘comunarie’ dei 5 Stelle – a vantaggio della Raggi – per la corsa a sindaco di Roma e su cui ora la Procura ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati.
I “dossieRaggi”. Sul caso del presunto dossier contro De Vito, attuale presidente dell’Assemblea Capitolina, sabato scorso è stata sentita in Procura come testimone la deputata Roberta Lombardi. La parlamentare, secondo quanto riportato da ‘Il Fatto Quotidiano’, avrebbe riferito quanto appreso a sua volta da un collaboratore del M5S: dietro le accuse formulate a De Vito, ossia presunti abusi legati all’accesso di atti riguardanti una sanatoria edilizia, ci sarebbe stato anche Raffaele Marra, ex uomo di fiducia di Virginia Raggi arrestato il 16 dicembre scorso per corruzione, oltre a Salvatore Romeo.
Sotto accusa anche Di Battista. Su La Stampa vengono ricostruite genesi e sviluppo della vicenda, che coinvolgerebbe anche Alessandro Di Battista, informato della strana attenzione riservata a De Vito ma accusato di aver coperto la storia per calcolo politico.
Il 7 gennaio 2016 ha luogo un’altra riunione: questa volta, oltre a De Vito, sono presenti anche Lombardi, Di Battista, Carla Ruocco, Paola Taverna, due dei quali esponenti del direttorio nazionale, oltre ai responsabili della comunicazione Rocco Casalino e Ilaria Loquenzi. Della cordata Raggi-Frongia-Stefàno, viene mandato a parlare il più debole dei tre, Stefàno: «Abbiamo sentito un avvocato. Ci ha detto che si potrebbe profilare l’ abuso d’ufficio per Marcello». Di Battista va su tutte le furie: «Avete sentito un avvocato a nome di chi?», gli urla contro. «E chi sarebbe l’avvocato?», chiede De Vito. I tre non rispondono. Ma da chi avevano avuto la soffiata? (Edoardo Izzo, Ilario Lombardo, La Stampa)
I pm avrebbero sentito lo stesso presidente De Vito, mentre altri esponenti del Movimento saranno sentiti prossimamente dagli inquirenti. Il fascicolo è stato aperto dopo l’esposto del senatore Andrea Augello (gruppo Idea-Cuoritaliani). Secondo le ricostruzioni di alcuni ambienti M5s, inoltre, la sindaca Raggi avrebbe approfondito la conoscenza con Raffaele Marra solo da candidata, non prima. A giorni la sindaca dovrebbe essere sentita dai magistrati nell’ ambito dell’inchiesta sulla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, per cui risulta indagata. In quell’occasione non è detto che i pm non le chiedano qualcosa anche su questo nuovo fronte giudiziario.