ROMA – Il 4 dicembre 2016 gli italiani sono stati chiamati alle urne per votare per il referendum costituzionale chiesto dal premier Matteo Renzi. E a votare ci sono andati in tanti, circa il 69% degli aventi diritto. I seggi hanno aperto agli elettori alle 7 del mattino e le votazioni si chiuderanno alle 23. Intanto alle 12 di domenica è stata registrata un’affluenza pari al 20%, un dato decisamente alto considerando che nel precedente referendum sulle trivelle l’affluenza è stata appena dell’8,3% lo scorso 17 aprile. Un dato che mostra quanto questo referendum costituzionale, dove non è necessario raggiungere il quorum, sia sentito dai cittadini. Il trend è stato confermato alle ore 19, con l’affluenza al 57%. Nella maggior parte delle regioni del nord e del centro, l’affluenza alle ore 19 supera il 60%. Alla fine, l’affluenza totale è stata del 69%.
Gli elettori potranno esprimere il proprio Sì, se sono favorevoli a cambiare alcuni articoli della Costituzione italiana, oppure No se preferiscono che tutto resti com’è. Per il referendum costituzionale del 4 dicembre non è previsto quorum: questo significa che non sarà necessario raggiungere un numero minimo di elettori alle urne perché sia valido, ma basterà contare quale tra il Sì e il No è l’opzione più votata.
Ecco una guida per come e quando votare al referendum costituzionale del 4 dicembre.
Quando si vota?
Le urne apriranno alle 7 del mattino e chiuderanno alle 23 di domenica 4 dicembre 2016.
Come si vota?
Gli elettori dovranno votare l’opzione che preferiscono barrandola con una crocetta. Se vogliono votare il Sì, lo sbarreranno. Altrimenti per il No sarà necessario sbarrare con una crocetta questa opzione.
Gli elettori potranno anche non sbarrare la scheda, optando così per lasciarla bianca se in disaccordo con entrambe le opzioni offerte.
Per poter votare gli elettori dovranno portare con sé la tessera elettorale e un documento di riconoscimento.
Chi può votare?
Sono ammessi al voto sul referendum costituzionale del 4 dicembre tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali che abbiano già compiuto il diciottesimo anno d’età nel giorno della consultazione; sono esclusi dalla votazione i cittadini comunitari anche se iscritti nelle liste elettorali aggiunte per le elezioni comunali ed europee.
Perché si vota?
L’attuale governo ha proposto una riforma costituzionale che prevede:
– la riduzione del numero di senatore da 315 a 100 e l’eliminazione del loro stipendio;
– solo la Camera dei Deputati potrà concedere, o togliere, la fiducia al governo;
– il Senato, composto da 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 nominati dal Capo dello Stato per 7 anni, si occuperà solo di leggi sugli enti locali oltre che di quelle costituzionali;
– fusione delle burocrazie di Camera e Senato;
– il governo dovrà ricorrere ai decreti solo in casi eccezionali ma potrà chiedere ai deputati una data certa (entro 70 o 85 giorni) per il voto su una legge;
– le Regioni non avranno più poteri in tema di energia, infrastrutture, turismo;
– in caso di contrasti con o fra le Regioni, il governo può varare una legge per sbloccare una decisione ma la Camera deve approvarla a maggioranza assoluta;
– tagli agli stipendi dei consiglieri regionali che guadagneranno come il sindaco del comune capoluogo di Regione;
– abolizione del Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro).
Cosa fare se hai smarrito la tessera elettorale o se non hai spazio per i timbri?
Se hai smarrito la tessera elettorale oppure non hai più spazio per mettere timbri, sarà sufficiente recarsi presso l’ufficio elettorale o l’anagrafe del Comune di residenza per richiederne e ottenerne l’immediato rilascio. Nelle giornate di elezioni, infatti, tali uffici saranno aperti anche di domenica.