ROMA – ”Il segnale e’ chiaro, la base vuole pulizia. Ma occorre la verifica dei fatti, occorre distinguerli dalle illazioni e dal fango. E a mio parere in questi giorni e’ girato anche parecchio fango”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Marco Reguzzoni, ex capogruppo leghista ‘bersaglio’ dei maroniani, aggiungendo pero’ che ”i comportamenti di alcuni esponenti del movimento sono indubbiamente sospetti”.
Ma ”il rischio che trovino spazio anche vendette di natura personale c’e’ e va scongiurato” prosegue, chiarendo di non vedere ”come possa essere motivata una mia espulsione” cui qualcuno nel Carroccio starebbe pensando, visto che ”in 2000 pagine dell’inchiesta il mio nome non compare una sola volta”.
Quanto al futuro leader della Lega, per Reguzzoni ”le investiture le fanno i congressi. Detto questo, Maroni ha un ruolo importante nella Lega, e’ stato tre volte ministro, e’ stato abile nel crearsi l’immagine di uomo delle istituzioni. A Bergamo ha fatto cenno al segretario che nel ’95 ne chiese l’espulsione: si’ lo ammetto quel segretario ero io. Ma per la Lega erano tempi difficilissimi”.