Cassonetti colmi di rifiuti sono stati dati alle fiamme nella serata di venerdì a Napoli e in provincia.  La promessa dei “tre giorni” di Silvio Berlusconi per avere la città pulita non è bastata a sedare il caos sui rifiuti, anche dopo lo stop del governo sulla discarica di cava Vitiello a Terzigno. Secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco, in fiamme sono andati cumuli di spazzatura in via san Sebastiano, a Port’Alba, nel cuore del centro di Napoli, in via Ferrara, nei pressi di piazza Nazionale e in via Costantinopoli.
Roghi di immondizia sono segnalati anche nei quartieri periferici della città e in alcuni comuni della provincia, come Sant’Antimo, Melito, Giugliano e Acerra. Secondo quanto riferito da testimoni, i roghi sarebbero frutto di azioni messe in atto da gruppi aderenti ai movimenti dei ‘senza lavoro’ che, successivamente, hanno raggiunto piazza del Plebiscito per scandire slogan contro il premier, impegnato in Prefettura per un incontro con i 18 sindaci dei comuni vesuviani interessati dall’apertura di cava Vitiello.