ROMA – “SarĂ il popolo a dire se le riforme Costituzionali vanno bene o no“. Lo scrive il premier Matteo Renzi nella enews sul suo sito dopo il no di Berlusconi alle riforme del governo. “Superare il bicameralismo paritario – afferma – ridurre i poteri delle regioni e semplificare il rapporto tra centro e autonomie, eliminare gli enti inutili. Ci siamo. Martedì andiamo alla Camera con il voto finale della seconda lettura. Puntiamo al referendum finale (perchĂ© per noi decidono i cittadini, con buona pace di chi ci accusa di atteggiamento autoritario: la sovranitĂ appartiene al popolo e sarĂ il popolo a decidere se la nostra riforma va bene o no. Il popolo, nessun altro, dirĂ se i parlamentari hanno fatto un buon lavoro o no)”.
“La situazione non è semplice. Ma anche se queste sfide sono bloccate da anni andiamo avanti tosti e decisi ha scritto il premier – del resto questa è la legislatura in cui abbiamo portato a compimento scelte attese da decenni”. “Mai come nel momento dell’elezione di Sergio Mattarella – dice Renzi – è stato chiaro a tutti che questo parlamento ha la forza non solo di arrivare al 2018 ma anche e soprattutto di cambiare in profonditĂ il sistema italiano. E se questo comporterĂ un attacco al potere di rendita di chi difende in modo tenace e ostinato lo status quo, beh, noi non ci tireremo indietro”.
Legge elettorale – Il premier ha toccato anche il tema dell’Italicum: “Certezza del vincitore, ballottaggio, garanzia di governabilitĂ , paritĂ di genere, metĂ preferenze e metĂ collegi” sono i principi cardine della legge elettorale. “Manca l’ultima lettura – quella finale – alla Camera”.
Rai – Per quanto riguarda la riforma della Rai, Renzi afferma: “In settimana iniziamo l’esame in Consiglio dei ministri per chiuderlo velocemente. Poi la palla passa al Parlamento con lo stesso metodo della scuola”.
La crescita – Per quanto riguarda il tema della crescita, “L’Unione Europea sta attenta ai vincoli di bilancio ma finalmente si torna a parlare di crescita e investimenti (piano Juncker) e la nostra battaglia sulla flessibilitĂ ha visto dei risultati concreti (la comunicazione sulla flessibilitĂ della Commissione Europea)” . Nella enews, il premier aggiunge anche che “l’Italia sta ripartendo. Lo vediamo da alcuni dati”. E ancora: “Mutui e compravendita di auto crescono a doppia cifra. Mercato immobiliare, consumi, indice di fiducia delle famiglie e delle imprese tornano al segno piĂ¹ dopo anni. Nel primo trimestre è probabile che il Pil torni positivo dopo decine di rilevazioni negative. Tutto questo deriva dalla soliditĂ delle nostre riforme”.
Scuola – Sulla riforma della scuola, Renzi annuncia che “in settimana concludiamo l’esame in Cdm e presentiamo il disegno di legge al Parlamento chiedendo di discuterlo velocemente. Se le opposizioni non fanno ostruzionismo, ma provano a dare una mano anche migliorando il testo, non ci sarĂ nessun provvedimento di urgenza da parte nostra”.