Azzerare l’intera giunta per cancellare lacci e lacciuoli della politica. Rimettere in discussione il lavoro fatto premiando solo chi ha portato risultati evitando scivoloni e imbarazzi di troppo. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha cancellato la sua giunta per prendere fiato, non essere piu’ sotto scacco delle varie componenti del partito che si contendono questo o quel settore, ma soprattutto per essere libero di mettersi a tavolino e decidere un rimescolamento o solo qualche spostamento.
Una sorta di partita a scacchi nella quale la mossa vincente condurrà al governo della città per i prossimi due anni. Tuttavia, una tabula rasa che non vuol dire ricominciare da zero. La fiducia verso alcuni, uomini e donne, scelti nel passato rimane, anzi viene rafforzata. Le poltrone che salteranno, secondo indiscrezioni, sono quelle degli attuali assessori ai Trasporti Sergio Marchi che dovrebbe essere rimpiazzato dall’esponente del Laboratorio Roma Antonello Aurigemma ma che si contende il posto in giunta con il collega Giovanni Quarzo, e all’Ambiente Fabio De Lillo che passerà il testimone all’alemanniano Marco Visconti.
Non vacillano solo poltrone ma anche deleghe: ovvero qualcuno rimarrà ma sarà chiamato ad altri compiti. Le deleghe che vacillano, invece, sono quelle di Enrico Cavallari, attualmente al Personale, di Laura Marsilio la rampelliana assessore alla Scuola. Qualora queste deleghe saltassero c’è già chi fa il nome di Beatrice Lorenzin, parlamentare di Fi che dovrebbe occuparsi delle Politiche Sociali, un assessorato che al momento è guidato da Sveva Belviso destinata, presumibilmente alla Scuola. Alemanno invece non vorrebbe privarsi dell’esperienza dell’assessore alla cultura Umberto Croppi, che pur essendo passato con i futuristi di Fini, potrebbe essere chiamato ad un altro assessorato.
Una prova per il sindaco di autonomia dal bilancino della politica che lo potrebbe portare ad allargare la componente di governo anche alla Destra di Storace. Per Alfredo Antoniozzi (Politiche abitative), per l’alemanniano Maurizio Leo (bilancio), per il vicesindaco Mauro Cutrufo, per i sammarchiani Corsini e Bordoni e per il rampelliano Ghera non sembrerebbe vicina la fine dell’avventura nell’amministrazione capitolina guidata da Alemanno.
Con l’azzeramento della giunta sono state cancellate anche tutte le deleghe dei consiglieri comunali: quella allo Sport, per esempio, attualmente in mano ad Alessandro Cochi potrebbe trasformasi in un vero e proprio assessorato allo Sport e Grandi eventi. Un assessorato importante per le due sfide capitali per la citta’: le olimpiadi del 2020 e il Gran Premio all’Eur. Lo scacco matto arrivera’ giovedi’ e solo allora si capira’ realmente quanti e quali pedoni verranno sacrificati, quanti cavalli, alfieri e torri saranno persi in battaglia ma soprattutto quale sara’ la formazione che portera’ Roma verso i traguardi piu’ volte annunciati.