Come si pongono gli italiani di fronte agli scandali sessuali del premier? La vicenda di Ruby quali giudizi suscita? Ilvo Diamanti su Repubblica fornisce una mappa aggiornata delle diverse opinioni in merito dividendo gli italiani secondo cinque categorie interpretative. Il sondaggista riconosce negli “indignati”, nei “critici”, negli “indulgenti”, negli “ammiratori” e nei “tifosi” l’ampio spettro dell’atteggiamento degli italiani di fronte alle prodezze del premier. In termini assoluti il quadro è questo: 32% di critici, 22% di indignati, 25% di indulgenti, 16% di ammiratori e 5% di tifosi. In pratica il 54% degli italiani manifesta la sua contrarietà ai festini del Cavaliere.
Tra coloro che si professano credenti gli indignati sono il 22%, il 32% i critici, il 25% gli indulgenti, il 16% gli “ammiratori”, il 5% i fan. Insomma un’ampia quota di relativisti frequenta la Chiesa.
Non stupisce invece che tra gli elettori del Pdl non ci sia nemmeno un punto percentuale di indignati e tra quelli di Vendola nemmeno uno di fan. Nel Pd gli indignati sono il 42%, più dei critici, fermi al 33%, non mancano gli indulgenti, al 17%, qualche ammiratore, al 6% e un sorprendente punto percentuale di fan. Nell’Idv i critici superano gli indignati (36% contro il 53%). In Futuro e Libertà sono più critici che indignati. Nella Lega non si indigna nessuno (solo il 3%), ammiratori e fan sono la metà, indulgenti e critici sono quasi appaiati. Nell’Udc critici e indignati sono la metà (ma i critici sono la stragrande maggioranza) mentre un terzo si dichiara indulgente.
E non mancano le sorprese, tra quanti considerano i comportamenti di Berlusconi offensivi per le donne. Si scopre che le giovani donne (di età compresa tra i 18 e i 29 anni) sono meno indignate dei pari età uomini: il 37% contro il 51%. Solo dopo i 44 anni le donne si mostrano più indignate degli uomini.
