Le versioni del ministro dell’Interno Maroni e del pm di Milano Annamaria Fiorillo sulla vicenda di Ruby ”sono tra loro diverse”, ma ”non spetta al Csm chiarire eventuali contrasti”. E’ una delle ragioni per le quali la Prima Commissione di Palazzo dei marescialli ha chiesto al plenum il ”non luogo a provvedere” per l’esposto presentato dal magistrato proprio sulle ”discrepanze” tra le due ricostruzioni. Lo si evince dalle motivazioni del provvedimento, che sono state approvate ieri dalla Commissione.
Nel deliberato che è stato depositato oggi (relatore il togato del Movimento per la Giustizia Roberto Rossi) i consiglieri esplicitano la questione di maggiore contrasto: ”La dottoressa Fiorillo esclude di aver autorizzato l’affidamento della minore El Mahroug Karima a Minetti Nicole; al contrario l’ufficio della Questura di Milano (le cui affermazioni sono state riportate dall’On. Ministro) l’affidamento è avvenuto sulla base delle indicazioni del pubblico ministero di turno presso il Tribunale per i minorenni”.
”Eventualmente – aggiungono – sarà la competente autorità giudiziaria, nelle modalità previste dalla legge, a verificare la corretta ricostruzione dei fatti”.
