I carabinieri del Ros e la Finanza hanno documentato in questi mesi qualcosa in più (anche questi sono atti depositati). I lavori di ristrutturazione di via del Fagutale vennero diretti dalla societĆ āMedeaā, di proprietĆ di Anemone e Mauro Della Giovampaola (braccio destro del provveditore alle opere pubbliche Angelo Balducci), e gli artigiani che lavorarono nellāappartamento, dallāimpiantistica, agli stucchi, ai servizi, vennero saldati da Anemone, con fatture caricate su un appalto pubblico che aveva vinto (la caserma dellāallora Sisde di piazza Zama) e di cui gonfiò i costi. Possibile, verosimile, ragionevole, che il ministro non si accorse di non aver saldato neppure una fattura a un elettricista? Forse vive in un mondo tutto suo dove chi fa un lavoro non chiede una lira, anzi un euro, in cambio. Beato lui.
Questa, come si dice, la fredda cronaca. Una persona di buon senso di fronte a questi fatti sceglierebbe un basso profilo, casomai il silenzio. Ma Scajola ĆØ di un altro avviso. Si ribella e non ci sta āa farsi trascinare nella fognaā. E rilascia delle interviste che, più che chiarire i fatti, fanno sorridere. Non senza amarezza.
Alcuni estratti dallāintervista pubblicata da Repubblica, i passaggi āmiglioriā.
Domanda: Un anno fa aveva giurato di non sapere di quei 900mila euro versati da Anemone tramite Zampolini alle sorelle Papa per lāacquisto di via del Fagutale. Inconsapevole?
Risposta: Infatti
D: Ma quando si compra una casa, ci sono da pagare il compromesso e i soldi dellāagenzia. In questo caso 230mila euro. Secondo quei file (contenuti nel computer di Anemone ndr.) ce li avrebbe di nuovo messi Anemone. Inconsapevole?
R: Non entro nel merito. Non so niente. Se avete tanti dubbi chiedetelo ai magistratiā¦
D: Onorevole, lāestate scorsa giurava di vendere la casa di via Fagutale, e che il ricavato lo avrebbe dato in beneficienza. Risulta ancora di sua proprietĆ .
R: Denunzio chi fa il mio nome.
I bambini pescati con le mani nella marmellata avranno da oggi un eroe in più: āmamma non sapevo che fosse marmellata, il vasetto si ĆØ aperto a mia insaputa e comunque se fai il mio nome a papĆ ti denuncioā.