Domenico Scilipoti, deputato ex Idv, ora nel “Movimento di responsabilità nazionale non si “vergogna” e, intervistato dal Giornale annuncia: ”Il 14 sarò in Parlamento anche con 40 di febbre per salvare l’Italia da gente che può creare danni irreversibili al Paese”.
I “cavalieri della tripla” (lo stesso Scilipoti, Bruno Cesario e Massimo Calearo, insomma, sembrano pronti a trasformarsi nei “cavalieri della doppia”: non più un voto a favore, uno contrario e un’astensione alla fiducia al governo, ma due voti favorevoli e, forse, una sola astensione.
Scilipoti ci tiene a sottolineare che non odia nessuno, ma ”c’è un momento di grande difficoltà – dice – e ai parlamentari si impedisce di esprimere in libertà un giudizio nell’interesse del popolo. Se non segui gli ordini del partito, sei tagliato fuori”.
Il deputato aggiunge che sono molti i temi sui quali non condivideva la linea dell’Idv di Di Pietro: l’eutanasia, la RU486 e il testamento biologico, temi per i quali, l’Italia dei Valori ”si sposta ogni giorno sempre più a sinistra”.
Il punto di rottura definitivo c’è stato quando è stato contattato dal capogruppo Massimo Donadi: ”Mi telefonò per dirmi che aveva gia’ concordato con il Pd e con Repubblica una campagna per denigrarmi – afferma – ‘Nemmeno la tua famiglia ti riconoscerà più, ti giuro che userò tutti i mezzi legali’, mi ha detto”. Scilipoti annuncia che martedì, nel discorso in Aula, si assumerà le sue responsabilita’. ”Sara’ un mea culpa – conclude – Dirò che ho sbagliato, che quanto pensavo non corrisponde alla realtà”.