Gli studenti vadano a pulire i parchi e le spiagge, anziché pensare alla settimana bianca. La proposta, presentata in Parlamento sotto forma di disegno di legge, arriva dalla senatrice del Pdl Maria Alessandra Gallone.
La Gallone, di origine bergamasca, è un’insegnante convinta che per diffondere la cultura dell’ambiente tra i giovani sia necessaria un’educazione “attiva”. Ed è anche compito della scuola, sottolinea la parlamentare del centrodestra, “tutelare l’ambiente incentivando il senso di responsabilità e la cura della natura in tutti i giovani in età scolare”.
Meglio questo, dicino la Gallone e gli altri quindici firmatari del ddl presentato a palazzo Madama, delle solite gite scolastiche “che tendono ormai a diventare sempre di più ‘viaggi turistici’ o della settimana bianca, “alla quale non possono partecipare tutti gli studenti, creando inutili differenziazioni tra gli stessi compagni di classe”.
Via libera, quindi, all’organizzazione di “squadre di lavoro”, suddivise per fasce d’età , composte da quindici studenti e guidate da un insegnante, al quale vengono affiancati due tutor con esperienza nei vari ambiti di intervento.
Nella prima fascia, che può operare in aree che si trovano nel comune, la provincia o la regione di appartenenza, rientrano gli studenti dai 7 ai 13 anni; nella seconda fascia, che invece può partecipare ad attività di tutela ambientale organizzate anche in altre regioni, rientrano invece i più grandi, dai 14 ai 18 anni. Per tutti, al termine degli stage ambientalisti, ci sarebbe un credito formativo.