Le “gabbie regionali” per gli insegnanti riguarderanno i docenti che risiedano da piĆ¹ di due anni su un determinato territorio. Lo ha spiegato il ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini, che aveva annunciato qualche settimana fa la novitĆ del reclutamento “federalista” dei professori: “Se un insegnante di Palermo vorrĆ lavorare in Lombardia potrĆ farlo, a patto di garantire almeno due anni di residenza”.
“L’albo regionale ĆØ uno strumento, l’obiettivo ĆØ innalzare la qualitĆ della scuola – ha proseguito la Gelmini in un’intervista al settimanale Io Donna – Trovo insopportabile, come la gran parte dei genitori il turnover degli insegnanti. Bisogna avvicinare il luogo di lavoro al luogo di residenza”.
Il ministro specifica che “gli insegnanti saranno reclutati su chiamata diretta da parte delle scuole in base al merito: chi fa bene guadagna di piĆ¹, chi sbaglia paga. Ognuno ĆØ artefice del proprio destino. E il sindacato sarĆ destinato ad avere un ruolo sempre meno dominante”.
La Gelmini quantifica quindi gli incentivi agli insegnanti che arriveranno dai risparmi fissati dalla Finanziaria: “Si tratta di tre miliardi, da spendere in tre anni. Non a pioggia, ma sulla base di esperienza e curriculum. Secondo un sondaggio della fondazione Agnelli sono gli stessi insegnanti che vogliono essere valutati”.