SEUL – Una cinquantina fra capi di Stato e di Governo e rappresentanti di organizzazioni internazionali sono davvero tanti anche per la perfetta organizzazione coreana. Che per questo e' stata costretta a fissare tempi rigidissimi per le conferenze stampa alla fine del summit sul nucleare di Seul. E cosi' anche Mario Monti e' stato 'vittima' della fretta coreana. Mentre parlava ai giornalisti, il presidente del Consiglio ha notato in fondo alla sala una ragazza dell'organizzazione con un enorme cartello con la scritta 'Ten minutes'. Il professore capisce che i tempi sono stretti e infatti ironizza: ''Credo che abbiamo davvero poco tempo e quindi passerei alle domande…''.
Passati i dieci minuti riappare la stessa ragazza con la divisa dell'organizzazione e stavolta il cartello e' ancora piu' perentorio: 'Closing'. E Monti, sempre impassibile, e' costretto a comunicare ai giornalisti che il tempo e' davvero scaduto e che l'Italia intende rispettare anche questa regola.
