”Se trascorressi 15 giorni a spasso per Kabul mi sentirei in vacanza, tanto la mia vita è complicata: me ne stanno facendo vedere di tutti i colori. Ma qualunque cosa ordiranno, vado avanti su questa strada. Compromessi zero. Tant’è che ho varato una giunta di tecnici sostenuta da Mpa, Fli, Udc di Casini, Api di Rutelli e dal Pd: almeno dalla sua ala antimafia, maggioritaria”.
Lo dice il presidente della regione siciliana Raffaele Lombardo in un’intervista che sarà pubblicata dal settimanale L’Espresso. ”Crisafulli – dice Lombardo – e Totò Cuffaro sono fratelli siamesi. Bianco ce l’ha con me perché nel 2005 l’ho fatto perdere appoggiando Scapagnini sindaco a Catania. Miccichè ha ricucito col Cavaliere ma non può tornare a casa perché lo aspettano per fargli la festa gli Alfano, Schifani e dintorni: così s’è inventato Forza del sud, sorta di ‘sindacato giallo’: meridionalista a parole, giura fedeltà eterna a Berlusconi, quindi in fondo alla Lega”.
Lombardo definisce Stefania Prestigiacomo ministro ”per la devastazione dell’ambiente”. ”La Prestigiacomo – aggiunge – è molto affezionata ad alcune realizzazioni nella sua area di Augusta. In particolare a un rigassificatore a Priolo, Erg, cioè Garrone, più Shell, e a un termovalorizzatore”.
”Sono convinto che in Sicilia il Pd deve essere, ed è nato per essere, un grande partito popolare e progressista impegnato, in via prioritaria, per la legalità e contro le mafie. Quando affermo che siamo appoggiati dall’ala antimafia del Pd, intendo esclusivamente affermare che il sostegno più convinto a questa esperienza di governo arriva proprio da chi si è caratterizzato per ruoli politici e istituzionali nel segno di una forte azione di contrasto alla criminalita’ organizzata”. Lo sostiene il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che spiega così alcuni passaggi della sua intervista concessa al settimanale L’Espresso.
