Ecco il dettaglio dei tagli:
Trattamento economico dei deputati. ”Si รจ ritenuto di intervenire sugli emolumenti strumentalmente connessi all’esercizio del mandato. Sulla indennitร parlamentare si รจ infatti giร operato in riduzione negli ultimi anni; l’importo attuale dell’indennitร (pari a 11.703,64 euro mensili lordi- 5.486,58 netti) corrisponde alla misura vigente nell’anno 2006, come risultante a seguito della riduzione del 10% stabilita dall’Ufficio di Presidenza, secondo quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2006.
Va, inoltre, ricordata la mancata applicazione, alla sola Camera dei deputati, dell’adeguamento relativo all’anno 2007 (2,58%), mentre la legge finanziaria per il 2008 ha bloccato per il quinquennio 2008-2012 ogni meccanismo di rivalutazione dell’indennitร ”. L’Ufficio di Presidenza ha, pertanto, stabilito di effettuare, nel triennio 2011-2013, le seguenti misure: a) riduzione di 500 euro della diaria di soggiorno, nella prospettiva di definire una disciplina per la rilevazione delle presenze in Commissione; b) riduzione di 500 euro delle spese per il rapporto eletto/elettori.
Trattamento retributivo dei dipendenti. In analogia con quanto previsto dal decreto-legge per la generalitร dei dipendenti pubblici vengono stabilite: a) riduzione del 5% delle retribuzioni sopra i 90 mila euro e del 10% di quelle sopra i 150 mila euro negli anni 2011-2013; b) sospensione, nel medesimo triennio, dei meccanismi di adeguamento automatico delle retribuzioni.
Taglio spese non vincolate. ”I risparmi previsti andranno ad aggiungersi a quelli giร realizzati dalla Camera a partire dal 2003, e quindi molto prima che si originasse il dibattito concernente i costi della politica, mediante l’adozione di un indirizzo teso a un progressivo e deciso contenimento dei costi per il proprio funzionamento; ciรฒ soprattutto attraverso un vincolo alla crescita della dotazione che ha imposto, in questi anni, interventi strutturali sulla composizione della spesa e sui costi organizzativi e funzionali. Tale indirizzo ha consentito, anche in questa legislatura, di raggiungere importanti risultati come la previsione di crescita zero della dotazione per gli anni 2010 e 2011 (cio’ non avveniva dal 1960) e una dinamica della spesa per gli anni 2009 e 2010 pari a 1,30% (quindi al di sotto del tasso di inflazione programmato), che risulta essere la piรน bassa dell’ultimo decennio. La Camera sarร , quindi, in grado di restituire al bilancio dello Stato, nel triennio 2011-2013, una somma complessiva di 60 milioni di euro. Tale somma va aggiungersi ai risparmi, stimabili in oltre 300 milioni di euro, conseguiti dalla Camera, in termini di riduzione della dinamica di crescita della dotazione, nel quinquennio 2006-2010”.