E’ ufficiale: meno 1000 euro in busta paga per i parlamentari italiani. Netti, ci tengono a precisare. 500 euro saranno sottratti alla voce “diaria di soggiorno” e altri 500 da quella di tremila circa che serve per pagare i collaboratori o portaborse.
Ma dall’8 di giugno scorso l’ufficio di presidenza della Camera dei deputati è al lavoro per cercare di attenuare il peso di questi tagli sulla busta paga degli onorevoli. Un taglio da una parte e subito si recupera qualcosina aumentando da un’altra. Stipendio intatto e slogan salvato: i parlamentari si tagliano lo stipendio.
Ecco il trucco: introdurre un meccanismo di gettoni di presenza per la partecipazione ai lavori delle commissioni. Quasi tutti i parlamentari sono presenti in almeno due commissioni: “in prospettiva – si legge in un comunicato ufficiale della Camera – si dovrà definire una disciplina per rilevare le presenze in commissione”. E qundi anche il dovuto compenso.
L’unica protesta è quella di Fabio Granata: “Io penso che sia giusto abbassare gli stipendi dei parlamentari perché sono troppo alti rispetto a quello che guadagnano le persone che ci eleggono, farei anche di più se possibile”. Ma pare che nel centrodestra sia l’unico di questa opinione.