Sta rifacendo la “Giunta”, cioè il governo di Roma, e deve sbrigarsi perché venerdi mattina ha, insieme con Berlusconi, appuntamento con il Papa e il premier non vuole fare la brutta figura di presentarsi con un sindaco senza governo. Sta “ricalibrando il passo”, come lui stesso dice e ricalibrando gli equilibri nel centro destra romano. Ma una cosa Alemanno l’ha già fatta, e insieme con lui la stessa cosa ha fatto il Governatore del Lazio, la Polverini: hanno aumentato, e non poco, le tasse che romani e laziali pagheranno, anzi già pagano nel 2011. Eccole le tasse di Alemanno e Polverini: l’Irpef comunale che sfonda il tetto nazionale arrivando allo 0,9 per cento del reddito e l’Irpef regionale che sfonda anche lei misura massima italiana e salta all’uno e sette per cento del reddito.
Che significano in tasca a ciascuno queste percentuali? Significano ad esempio che chi l’anno scorso ha avuto un reddito di 40mila euro e ha pagato di Irpef comunale e regionale un totale di 760 euro nel 2011 ne paga 1.040, 280 euro in più. Settanta gli euro in più di tassa se il reddito è di miseri 10mila euro annui. Centoquaranta euro di tasse in più se il reddito è di 20mila euro. Duecentodieci di tasse in più se il reddito è di 30mila. Trecentocinquanta euro di tasse in più se il reddito è di 50mila. Quattrocentoventi se il reddito è di 60mila. Quattrocentonovanta se il reddito è di 70mila. E poi 560 euro, 630 e 700 di tasse in più se il reddito è rispettivamente di 80, 90 o 100mila euro. E tutti prelevati alla fonte, cioè automaticamente sottratti in busta paga e nell’assegno pensione. Quanto ai redditi da lavoro autonomo, ci pensa il “gemello” aumento delle aliquote Irap.
Sono nuove tasse, aumenti di tasse che servono a sanare i buchi di bilancio, i molti deficit delle casse comunali e regionali. E non è tutta colpa di Alemanno e Polverini, i deficit vengono da lontano, dalle amministrazioni Marrazzo e Storace. Però oggi a tassare e tanto sono Alemanno e Polverini. Il confronto con altre Regioni è per loro impietoso: un contribuente lombardo e milanese paga ad esempio 467 euro di Irpef regionale e comunale a fronte dei 1.040 pagati dal laziale e romano con analogo reddito.
