Parte la corsa alle primarie per il sindaco di Torino. Alla mezzanotte del 19 dicembre scatta il sondaggio web organizzato dal Pd: proporrà ai torinesi di scegliere tra otto nomi, con la possibilità di suggerire altri candidati.
La sera del 20 dicembre due dei quattro papabili del Pd, Piero Fassino e Roberto Placido, cominceranno a illustrare le loro idee. Il primo parteciperà a un incontro organizzato dalla scuola di politica “Renata Fonte”. Placido, vicepresidente del Consiglio regionale, chiamerà a raccolta i suoi simpatizzanti per illustrare la sua candidatura, alla Galleria d’Arte Moderna.
Poche prima prima, nella piazza davanti a Palazzo Civico, il “seminario permanente” Ideex Torino, proseguirà la sua ”raccolta di post-it” questa volta catalogando ”le idee di consiglieri, dipendenti, assessori, sindaco, candidati e passanti”.
Paola Bragantini, segretaria torinese del Pd, cercherà di trovare una data per una riunione di coalizione prima di Natale e ha commentato con soddisfazione il sì di Fassino: ”Il Pd torinese può avvalersi di una personalità che ha fatto grandi cose per la nostra città e che ha avuto il merito di mettersi in discussione”.
Roberto Tricarico, un “rottamatore” torinese (anche se preferisce definirsi leader della mozione Marino) non vede in Fassino, almeno per ora, ”la continuità amministrativa” con l’attuale sindaco, Sergio Chiamparino.
Il deputato del Pd Giorgio Merlo ha invitato a ”evitare il rischio del protagonismo dei signori delle tessere”, mentre Giorgio Ardito, un altro dei candidati alle primarie, ha proposto al Pd di creare un’autorità di controllo sulle spese dei cabdidati alle primarie.
