Ciò che è trapelato sulla manovra è abbastanza per scomodare qualcuno verso enfatiche aggettivazioni come, epocale, rivoluzionaria ecc.. Quello che è sicuro è che il fronte dei nemici, politici, corporativi, di casta è super affollato. E che l’obiettivo è centrare il pareggio di bilancio nel 2014. Riepiloghiamo i principali punti su cui si stanno concentrando gli indaffaratissimi, e muti, funzionari del Tesoro. Si tratta di ipotesi, voci più pressanti di altre, mezze conferme.
DONNE IN PENSIONE A 65 ANNI E COLLABORATORI: Aumento dei contributi al 33% per i collaboratori e intervento sull’età di pensionamento di vecchiaia delle donne nel settore privato (portandola gradualmente a 65 anni). Questa misura porterebbe circa 1 miliardo l’anno.
PENSIONI D’ORO: Possibile un prelievo su quelle che superano di 8 volte il minimo.
BONUS FIGLI: Dall’accorpamento delle attuali detrazioni arriverebbe un contributo unico per i figli. Un primo passo verso l’introduzione del quoziente familiare.
FISCO A 3 ALIQUOTE: Tre aliquote Irpef – al 20, 30 e 40% – e innalzamento dell’Iva di un punto per le aliquote piu’ alte (10 e 20%). Viene anche prevista l’abolizione dell’Irap a partire dal 2014.
SOLO 5 IMPOSTE: Il nuovo sistema fiscale si baserebbe su solo 5 imposte: Irpef, Ires, Iva, Imu e Irap (che scompare dal 2014).
ICE SOPPRESSO: Soppressione dell’Ice, l’Istituto per il commercio estero. Inizialmente si parlava di un accorpamento con l’Enit.
STUDI DI SETTORE: Proroga a dicembre per gli studi di settore.
MENO AUTO BLU, STOP VITALIZI, ELECTION DAY: La bozza che circola (leggi qui) prevede auto blu con cilindrata al massimo 1600 cc, un’unica giornata elettorale per referendum ed elezioni (l’Election day che avrebbe fatto risparmiare circa 500 milioni), ministri senza voli di Stato. Niente telefono, ufficio o auto di servizio per che scade da incarico pubblico. E neanche pensione o vitalizio. E’ escluso il Presidente della Repubblica. Si tagliano anche le dotazioni finanziarie a Senato Camera e organi costituzionali. Ma anche autorita’ indipendenti. Tagli in arrivo anche ai finanziamenti ai partiti.
PROCESSI CIVILI: si punta a sfoltire l’enorme arretrato dei processi civili prima della riforma complessiva del settore.
RISORSE DA SANITA’: Si potrebbero risparmiare dai 5 ai 10 miliardi. Risorse arriverebbero con il federalismo e il passaggio ai costi standard. Ma dal 2013. E lo stesso principio dei costi standard varrebbe per i ministeri. Giro di vite sulla spesa farmaceutica.
RENDITE FINANZIARIE TASSA AL 20%: armonizzare la tassazione sulle rendite finanziarie portandola al 20% dal 2012 (titoli di Stato esclusi). Tassa sulle transazioni finanziarie.
CONGELAMENTO PER IMPIEGO PUBBLICO: Possibile, nuovo, congelamento per gli stipendi pubblici. Taglio del 5% per gli stipendi oltre i 70.000 euro. Blocco del turn over.
TAGLI AI MINISTERI: Arriverebbero circa 5-6 miliardi grazie all’adozione del principio dei costi standard.
TAGLI A COMUNI: la razionalizzazione dei trasferimenti varrebbe circa 3 miliardi. Si alleggerisce il Patto di Stabilità per i più virtuosi.
TAGLIO A FAS: Si attingerebbe nuovamente al Fondo per le aree sottosviluppate per 2,5 miliardi.
GRANDI OPERE: Si riprogrammano i fondi Cipe per quelle non ancora realizzate.
GIOCHI: Si potrà puntare il resto del supermercato. Fino ad un massimo di 5 euro.