Si parla anche della privatizzazione di alcuni enti. Nel mirino la Croce Rossa Italiana. Proprio a difesa dei lavoratori della Cri domani (martedì 28 giugno) i sindacati di base manifesteranno a Roma. Sul piede di guerra anche i medici dell’Anaoo Assomed: ”Respingere l’ennesima minaccia alla sopravvivenza del Servizio sanitario nazionale ed al lavoro dei suoi dirigenti che garantisce il diritto alla salute dei cittadini”. Proteste in vista anche per le ipotesi di tagli al Sud: ”Se il Fas fosse tagliato del 10%, ci troveremmo dinanzi ad un colpo mortale sferrato contro la gia’ fragile economia meridionale”, afferma Arturo Iannaccone, segretario nazionale di Noi Sud.
Se venissero confermate le indiscrezioni, ”i risparmi medi di imposta per le due tipologie di famiglia piu’ diffuse nel Paese oscilleranno tra i 435 e i 573 euro”, ha calcolato la Cgia di Mestre. Verso anche la conferma per l’aliquota al 20% per le rendite (fatta eccezione per i titoli di Stato) già dal 2012. Sulle pensioni, per gli industriali ”bisogna seguire gli altri Paesi europei”. Per la prossima manovra ”il rigore è obbligatorio”, ha detto l’amministratore delegato Eni Paolo Scaroni. ”Ogni giorno – ha aggiunto – guardo gli andamenti in Europa, e negli ultimi tempi abbiamo visto qualche piccolo scricchiolio che non ci e’ piaciuto. Il rigore e’ indispensabile”.
Per ora molte delle riforme assomigliano ad annunci, dichiarazioni d’intenti, indicazioni di percorso, al massimo. Ma la resistenza è già agguerrita. Ne vedremo delle belle, soprattutto sui tagli ai costi della politica. L’ineffabile Crosetto ha già detto che lui, alto 2 metri, gira in Smart. Enorme sacrificio: quello che, secondo lui, non fa Tremonti. Taglia su tutti i ministeri tranne il suo. Vedremo chi vincerà la partita, il ciarliero Crosetto (portavoce in pectore dei pensieri incofessabili) o il tetragono Tremonti. Quanto all’Italia lo sapremo nel 2014.