In Italia prima c’era il nepotismo, oggi “c’รจ il cognatismo”. Con queste parole il deputato del Pdl Gianfranco Lehner ha ironizzato sulla vicenda di Giancarlo Tulliani (il fratello della compagna di Gianfranco Fini che abita in una casa di Montecarlo che faceva parte del patrimonio di Alleanza Nazionale).
Lehner ha ricordato che ”il fondamento psico-culturale di camorra, mafia, ‘ndrangheta รจ indubitabilmente il familismo amorale: la famiglia prima di tutto; tutto, sempre e comunque, per la famiglia. Siffatto vizio endemico marca da secoli l’irrisolta questione meridionale, anche di certuni finiani di Trinacria, benchรฉ non risulti estranea anche alle regioni rosse, al Nord leghista e nemmeno in Parlamento, dove figli senza merito alcuno, se non di essere orfani, usano ed abusano di seggi parlamentari”.
Quindi l’affondo nei confronti del presidente della Camera: ”Nel passato remoto, l’osceno andazzo mafioso si chiamava nepotismo; oggi, Consule Gianfranco Fini, prende nome di cognatismo, degrado estremo, che tratteggia la grottesca fase finale del real-finismo immobiliare in un solo Paese”.