Maria Stella Gelmini vara l’agenzia che dovrà “dare i voti” alle università e Giulio Tremonti la sgrida: “Troppi nomi legati alla sinistra”. Una nuova lite agita il governo: il ministro dell’Istruzione era riuscito a far approvare il decreto per il lancio dell’Anvur, l’Agenzia per la valutazione sugli atenei, ma alcuni colleghi della Gelmini (con il ministro dell’Economia in testa) non hanno gradito la rosa dei candidati. La vicenda è stata ricostruita da Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera.
Il comitato d’esperti dovrebbe essere guidato dell’ex direttore della Normale di Pisa, Salvatore Settis. Secondo quanto rivelato da Salvia, “Tremonti ha telefonato alla Gelmini, criticandola per aver scelto professori troppo vicini alla sinistra”.
Eppure, spiega Salvia, il percorso accademico dei nominati dovrebbe metterli al riparo da “etichette” di tipo politico: “Tutte e sette le persone hanno una grande esperienza nella valutazione, e quindi un curriculum adatto all’incarico”.
L’unico nome, sottolinea Salvia, “che ha una coloratura politica è quello di Andrea Bonaccorsi, apprezzato economista dell’Università di Pisa che alla valutazione ha dedicato molta della sua ricerca. Proprio per questa preparazione ha collaborato con il Pd, partito al quale viene considerato vicino, in particolare all’area di Enrico Letta”.
L’altro nome sotto accusa “sarebbe quello di Fiorella Kostoris, stimata economista della Sapienza, anche lei con una ottima esperienza nella valutazione. Viene data come probabile presidente dell’Anvur, ed è l’unica figura nota non solo tra gli addetti ai lavori. La Kostoris è l’ex moglie di Tommaso Padoa Schioppa che, scomparso da poco, era proprio sulla poltrona di Tremonti nell’ultimo governo Prodi”.
Nonostante il decreto sia stato approvato il 21 gennaio, le nomine potrebbe subire qualche modifica: dice Salvia che “il percorso del decreto è ancora lungo, con il parere delle commissioni parlamentari, l’esame del Consiglio di Stato ed un nuovo passaggio a Palazzo Chigi”.
Altri problemi sono quelli individuati da Enrico Decleva (presidente della Conferenza dei rettori e Magnifico della Statale di Milano) ci sono due problemi: «Mancano rappresentanti del Sud e non sono coperte le aree umanistiche e giuridiche» . Ci sono due economisti, un ingegnere, un fisico, un medico, un veterinario ed una sociologa. Ma restano scoperte discipline importanti come il diritto, le lingue, la storia, proprio quelle dove la valutazione è meno diffusa e anche più difficile”.