ROMA – Il quotidiano “LIbero” lo dà per certo e azzarda anche il titolo: “Monti riporta il nepotismo nell’università”. Il governo dei tecnici sarebbe in procinto di formalizzare a breve che i docenti universitari, quelli ordinari e quelli associati “saranno scelti di nuovo in base a concorsi locali e non più all’abilitazione nazionale”, secondo Libero.
Se la decisione venisse comunicata le cose andrebbero così, scrive Mattias Mainiero: “Scelti in casa, nel chiuso dei singoli atenei e dei relativi intrallazzi, da commissioni composte da cinque membri. Uno di questi sarà nominato dal rettore, non si sa bene in base a quale logica e merito”.
E ancora: “Tre membri saranno estratti a sorte da una lista nazionale, e anche qui, visto l’innamoramento italiano per le liste ad hoc, è facile immaginare chi farà parte del gruppo degli eletti e come la sorte riuscirà a non essere bendata. Un membro sarà una personalità internazionale, di indiscusso merito, si presume”.