”Organizziamo subito le primarie”. E’ questo l’appello che il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola lancia dalle colonne di Repubblica auspicando che siano vissute non come ”una mossa sulla scacchiera del politicismo, ma come l’apertura di un processo virtuoso” per ”dire che c’è un’Italia migliore di questa”.
Vendola non ha ”paura” di discutere con nessuno e di essere pronto a parlare anche con ”l’arcipelago cattolico” ad esempio sui ”10 milioni di italiani, vecchi e bambini, che vivono a rischio di abbandono”. All’ipotesi di un ticket Vendola-Chiamparino, il leader di Sinistra ecologia e libertà dice che la candidatura del sindaco di Torino è ”un fatto positivo” anche se ”quando si attiva un processo democratico come questo, sai come si apre e non sai come si chiude. Vediamo cosa riusciamo a suscitare e cosa decide il popolo”.
Per quanto riguarda alleanze, come quella ”costituzionale” proposta da Franceschini, Vendola ribadisce che la priorità del momento è ”la costruzione del cantiere” attraverso le primarie. Eventuali alleanze, precisa, ”vanno costruite con sapienza” perché ”se il filo con cui vengono cucite è il trasformismo esse vivranno di una precarietà di fondo”. No all”’assemblaggio di grandi e piccoli cespugli, ognuno proteso all’autopromozione. Così è finito il governo Prodi che pure era partito con una buona idea, quella fabbrica del programma che puntava a un’idea di futuro”.