Luca Zaia ha “gratificato” quasi solo veneti quando era ministro dell’Agricoltura. Lo rivela il “censimento delle onoreficenze” ordinato dall’attuale ministro Giancarlo Galan. Su 35 persone proposte da Zaia per diventare Cavalieri o Ufficiali al merito della Repubblica, 28 hanno ottenuto il riconoscimento. Di questi 28, 19 sono veneti: la proporzione è praticamente di 2 su 3. Veneto “uber alles” dunque.
“Il mio predecessore avvantaggiava solo i suoi conterranei”. E’ questo il messaggio che il ministro dell’Agricoltura Giancarlo Galan vuole far passare per arricchire di un nuovo capitolo la saga del proprio “duello” con l’ “eterno rivale”. L’ex governatore veneto (eletto con il Pdl) non ha infatti mai digerito la mancata ricandidatura da parte del centrodestra, che gli ha preferito appunto il leghista Zaia (poi eletto alla presidenza della Regione).
Galan ha deciso di mettere in rilievo il “campanilismo” di Zaia in una lettera firmata dal suo portavoce Franco Miracco. L’incipit della missiva prende di mira non solo Zaia ma tutta la Lega: “Mi chiedo sempre più spesso il perché di una così assidua attenzione dei media ad un partito e ai suoi esponenti padani. Da quando sono qui in via XX settembre (la sede del ministero), inizio a capire e ciò avviene perché vengo a conoscenza di questo o di quello”. E in allegato vi è apposta la lista delle onoreficenze.
Dall’indagine emerge un altro dettaglio: Zaia avrebbe favorito personalità che si occupano di ippica, altra sua grande passione. Tra questi non ha però ottenuto l’onoreficenza Pier Luigi D’Angelo, che pure gli aveva regalato “il figlio di Varenne”.