ROMA – Dopo le accuse del manager Pio Piccini (“Ho versato soldi alla fondazione di D’Alema Italianieuropei per ottenere mediazioni con Finmeccanica”), sarebbero spuntati anche i bonifici a confermare le parole di Piccini. Secondo quanto scrivono Gian Marco Chiocci e Patricia Tagliaferri sul Giornale, la Guardia di Finanza avrebbe accertato operazioni finanziarie “sospette” a favore delle società di Vincenzo Morichini, braccio destro di D’Alema e indicato proprio da Piccini come intermediario.
Scrivono i due giornalisti che sono spuntati “una sfilza di apÂpalti anche di una certa rileÂvanza con pubbliche amminiÂstrazioni vinti dalle società in affari con la Soluzioni di BusiÂness srl di Vincenzo MorichiÂni”.
Secondo Chiocci e Tagliaferri, la Guardia di Finanza “elenca le movimentazioÂni finanziarie di ciascuno a favore della società di Morichini con la vaga causale «saldo fatÂture »”.
I giornalisti passano poi in rassegna le varie aziende: “C’è la Electron Italia srl , che realizza soluÂzioni tecniche per la protezione delle informazioni e delÂle transazioni aziendali, dal 2003 una conÂtrollata di Finmeccanica, di cui è socia anche la Elsag DataÂmat e quel Francesco SubbioÂni, ex dirigente della divisione Servizi di Elsag, il cui nome è finito di striscio nell’inchiesta trapanese (appalti legati alla manifestazione Louis VuitÂton Cup) e più concretamenÂte nell’indagine napoletana sulle gare per la sicurezza in caserme e nella cosiddetta «cittadella della polizia» doÂv’è stato indagato e dove è finiÂto al centro di una spy story per la gestione illegale dei suoi dati da parte di un funzioÂnario della Dia”.
“Tra gli appalti che la Electron Italia – spiegano i due – si è aggiudicata nel 2008 e nel 2009 la Finanza si sofferma su quello da quasi 8 milioni di euro con l’AutoriÂtà portuale di Napoli e su un altro con l’Autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci da quaÂsi due milioni. Rispetto al priÂmo gli inquirenti notano la coincidenza che proprio nel 2008 la Fondazione di D’AleÂma sbarca a Napoli e nel suo comitato scientifico piazza Francesco Nerli, diessino e daÂlemiano doc, al vertice delÂl’autorità portuale”.
Altri bonifici per 20 mila euÂro, proseguono Chiocci e Tagliaferri, risultano “emessi dalla Cler Coop LaÂvoratori Elettrici romani , società che ha per oggetto la proÂgettazione e la costruzione di impianti elettrici ed elettroniÂci. Il riferimento alla Cler CoÂop e all’accaparramento di dieci appalti dal 2008 al 2010 per un totale di cinque milioÂnÂi di euro della municipalizzaÂta romana Acea (che nella caÂpitale gestisce l’erogazione di elettricità e acqua per 3 miliarÂdi di ricavi e 200 milioni di utiÂli) ha riacceso l’interesse dei baschi verdi a seguito di alcuÂni riscontri incrociati collegaÂti a un nome sul quale a magÂgio 2009 litigarono come matÂti dalemiani e veltroniani per la poltrona del Cda di Acea: Andrea Peruzy. Chi era/è coÂstui? Direttore e tesoriere delÂla Fondazione di D’Alema”.