ROMA – Finisce online il “contratto” firmato da Virginia Raggi con la Casaleggio associati che le ha permesso di essere candidata sindaco alle amministrative romane del 2016. Tecnicamente il documento (clicca qui per leggerlo e scaricarlo) si chiama “regolamento e codice di comportamento per i candidati eletti per il Movimento 5 Stelle alle elezioni amministrative per Roma Capitale 2016”. In sostanza cambia poco: Raggi, per amministrare, ha un contratto con una società che è tenuta a rispettare. Un contratto che in alcuni e decisivi dettagli sembra decisamente diverso da quello diffuso in una prima fase.
A mettere tutto online è la senatrice del Pd Monica Cirinnà che dichiara: “La Raggi non va via? Avverrà tra poco. Era ed è ineleggibile, come dimostra l’originale del contratto finora tenuto segreto”.
Cirinnà insieme alla deputata Stella Bianchi hanno sostenuto l’iniziativa dell’avvocato Venerando Monello che a luglio era ricorso alla magistratura e che ora rende pubblico il contratto tra Virginia Raggi e Casaleggio Associati.
“Gli arresti al Comune di Roma stanno svelando la realtà dell’amministrazione M5S – spiega Cirinnà- Un pericoloso intrigo ai danni dei cittadini che trova origine nel, purtroppo famoso ma mai reso pubblico, contratto firmato dalla Raggi con la Casaleggio Associati. Per questo con l’avvocato Venerando Monello e insieme alla deputata Stella Bianchi siamo ricorsi alla magistratura e il 13 gennaio prossimo è attesa la sentenza. “Per accertare e ripristinare la legalità ho preteso il deposito l’originale di quel contratto – dichiara l’avvocato Monello – che, come si può vedere, è ben diverso da quello diffuso dal blog di Grillo”.
“In particolare l’originale (firmato) di questo contratto è differente nella parte che contiene l’accettazione espressa da parte della Raggi di alcune clausole vessatorie, tra le quali della penale da 150mila euro – concludono Cirinnà e Bianchi – Circostanza che fa di questo così detto codice etico un vero e proprio contratto. Altro che impegno di natura etica e non giuridica come si sono affrettati a definirlo nelle loro rispettive difese. Sussistono, quindi, a nostro parere tutti gli elementi non solo perché il tribunale dichiari la nullità del contratto, ma anche per la dichiarazione di ineleggibilità della stessa Raggi, che a questo punto farebbe meglio a lasciare volontariamente la poltrona prima che a costringerla sia una sentenza”.
Contratto M5S Casaleggio_Virginia Raggi