da: NNew York Times
Leader politici iracheni al potere dal 2003, quando rientrarono in patria al seguito degli americani, cominciano a guardare al futuro con crescente preoccupazione.
Agli errori degli americani si sommano la inettitudine e la debolezza dei governanti locali e le ingerenze delle potenze confinanti, guidate da Turchia e Iran.
Non si esclude un golpe militare, dopo che l’ultimo soldato Usa sarà partito. Ce ne furono quattro, fra la caduta della monarchia nel 1958 e l’avvento di Saddam Hussein.
La psicosi del golpe è diffusa. Racconta un politico importante di avere fatto una battuta su un possibile golpe con un generale iracheno d’alto rango e di avere avuto una risposta tutt’altro che scherzosa: su una pianta di Bagdad fu illustrato un piano tutt’altro che teorico.
