Una compagnia di fanteria dei Marine si muove silenziosamente prima dellโalba nelle vicinanza di Karardar. Sono accompagnati da una squadra di soldati afghani. Nella notte si sono mossi con lโintenzione di raggiungere un recinto di case costruite di fango.
Lโintelligence americana รจ stata informata che pochi giorni fa 40 o 50 combattenti afghani hanno trovato rifugio in questa villaggio. Il battaglione ha costituito un cordone militare intorno al paese. I Marine sperano di riuscire a sorprendere e catturare al suo interno gli insorti.
Ma qualcosa non quadra nella fresca alba afghana. Mentre i soldati avanzano, fischi di pastori rompono il silenzio da diverse direzioni, cani latrano minacciosi. Presto uno strano baccano circonda la colonna militare. Il fracasso รจ anomalo ma il suo scopo รจ chiaro subito a tutti: segnalare la presenza americana e lasciare ai talebani tempo e modo di prendere la fuga. La situazione diventa perfino buffa quando, pochi chilometri prima del paese, un minivan sfreccia fuori da una delle case. Il guidatore sterza bruscamente e azionando il clacson insistentemente, dando cosรฌ lโallarme definitivo.
Operazioni come questa hanno, negli ultimi tempi, spesso conclusioni simili. Gli insorti riescono a sfuggire ai blitz militari grazie a un mix di armi moderne e antiche tecniche di comunicazione (le medesime tecniche ancestrali che hanno permesso a Bernardo Provenzano di sfuggire per anni alla cattura).
La tattica dei Talebani riflette un inedito approccio al conflitto, dettato dalle nuove circostanze militari. Fino allโanno scorso, la provincia dellโHelmland non era governata dal governo di Kabul. I Talebani vi godevano una libertร totale di movimento ed erano de facto i governatori della regione. LโHelmland era un rifugio sicuro per i combattenti ed un centro strategico per la produzione del papavero, una basa insieme militare ed economica per la guerra contro Kabul.
Sette mesi dopo la serie di operazioni militari sferrate dai militari americani in questa provincia, la provincia รจ ritornata in larga parte sotto il controllo del governo centrale. Il potere dei Talebani si รจ dovuto adattare al nuovo status quo. Non piรน, dunque, una presenza visibile, radicata nel territorio, politica ed effettiva. Al suo posto un potere invisibile e guardingo, piรน simile ad una rete che ad un governo, che si limita a gestire i punti nevralgici del proprio network, abbandonando lโamministrazione dellโarea, senza perรฒ rinunciare allโeconomia principale di questa, la coltivazione dellโoppio, il principale fondo per la guerra agli occidentali.