L’Italia invierà presto in Afghanistan tra i 100 e i 150 militari in più rispetto alle attuali presenze per addestrare i poliziotti e i soldati afghani, come chiesto dal generale americano Petraeus. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo alla trasmissione ‘Radio anch’io’ sottolineando però che la decisione ”non è ancora definitiva”.
Nell’incontro con il segretario della Nato Rassmussen, ha detto il ministro, quest’ultimo ha chiesto all’Italia ”un piccolo incremento non di militari in fase operativa ma di istruttori”.
”Il presidente Berlusconi ha aperto a questa possibilità ed io sto lavorando – ha aggiunto – per far si che ove si decida di inviare 100-150 istruttori, si riesca a farlo senza che questo incida di più sul budget già stanziato”.
”Credo che un incremento di questo tipo – ha sottolineato ancora il ministro – sia utile perché ci consente di raggiungere prima l’obbiettivo che ci siamo prefissati e dunque di sganciarci” dal Paese.
Quanto alla situazione in Afghanistan e alle continue violenze, La Russa ha affermato che ciò dipende dalla maggior presenza sul territorio dei militari del contingente internazionale. ”Non c’è più una ronda, ma un vero e proprio controllo del territorio e questo – ha concluso – ha fatto si che zone ritenute piuttosto tranquille, come la provincia ovest dove operano gli italiani, siano diventate zone di pericolo”.
