NEW YORK, 22 GIU – In misura maggiore rispetto alle previsioni iniziali, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama annuncia oggi un primo ritiro di ampio respiro delle truppe Usa dall'Afghanistan, circa 10 anni dopo l'inizio della guerra avviata dal suo predecessore George W. Bush per rispondere agli attacchi dell'11 Settembre contro le Torri Gemelle e il Pentagono.
Visti i successi ottenuti contro Al Qaida in Afghanistan, secondo il New York Times, la Cnn e la Cbs online che citano fonti al corrente della decisione presidenziale, Obama ha deciso di ritirare 10 mila militari entro l'anno, e complessivamente 33 mila militari, cioe' il numero dei rinforzi decisi a dicembre 2009, entro l'estate del 2012.
L'indicazione, sulla quale non ce' alcun dubbio, e' emersa poche ore prima di un intervento presidenziale televisivo in diretta, alle 20:00 ora di Washington, le 02:00 di giovedi' in Italia.
Secondo il Ny Times, il calendario è accelerato rispetto a quanto era stato suggerito dal responsabile militare in loco, il generale David Petraeus, e rappresenta una vittoria per il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden, favorevole a un ritiro dall'Afghanistan che sia relativamente rapido.
Una delle preoccupazioni dell'Amministrazione americana riguarda l'impegno degli alleati della Nato, e in particolare i timori che l'impegno in seno all'Isaf, la forza multinazionale, possa essere ridimensionato nei prossimi mesi.
Per tale ragioni e' stato convocato un Vertice dell'Alleanza atlantica dedicato proprio alla situazione in Afghanistan a Chicago nel maggio 2012, ai margini di un vertice del G8, poco piu' di un anno dopo il summit che a Lisbona aveva deciso il ritiro delle truppe internazionali per il 2014.
Nel frattempo, dovrebbero rimanere dopo il 2012 tra i 65 e i 70 mila militari Usa in Afghanistan, una cifra che dovrebbe calare fino a 25 mila dopo il 2014, quando la responsabilita' del controllo del paese sara' totalmente passata agli afghani, almeno secondo le previsioni.
In seno all'opposizione repubblicana, lo speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, John Boehner, si e' oggi detto ''preoccupato da un ritiro precipitoso'' dall'Afghanistan ''delle nostre truppe che potrebbe mettere in pericolo i successi raggiunti'' contro i Talebani e Al Qaida.
Boehner ha tenuto pero' a precisare che ''se il presidente ascoltera' i comandanti sul campo e i diplomatici nella regione per prendere la sua decisione, lo appoggero'. Un successo in Afghanistan e' fondamentale''.
Diversi repubblicani, tra cui il favorito alle primarie in vista della Casa Bianca, Mitt Romney, premono per un ritiro piu' rapido, ma non il senatore dell'Arizona John McCain, ex avversario di Obama alle presidenziali del 2008.
Una delle grosse preoccupazioni del Congresso riguarda la spesa della guerra in Afghanistan, stimata in circa 120 miliardi di dollari l'anno. L'Amministrazione Obama si e' impegnata ad operare tagli di bilancio fino a 5 mila miliardi di dollari in 10 anni. La spesa per l'Afghanistan, oltre due miliardi al giorno, rappresenta oltre il 20% del totale.
