Obama conferma il suo impegno contro al Qaeda in Afghanistan. In una conferenza congiunta con il presidente afgano Hamid Karzai alla Casa Bianca, il leader americano ha ribadito: “Riaffermiamo oggi insieme che smantelleremo e sconfiggeremo Al Qaida”.
Il terrorismo rappresenta “una minaccia anche per il Pakistan”, perché cresce al suo interno “come un cancro”, ha detto il numero uno di Washington. “Stiamo facendo importanti passi avanti, ma vorrei ricordare a tutti che ci aspettano mesi di duri combattimenti. I Talebani lottano in modo molto intenso e c’è bisogno di combatterli in ogni luogo”.
Riguardo al futuro ritiro, il presidente degli Stati Uniti si è detto “fiducioso” sulla possibilità che i soldati americani possano cominciare a rientrare dall’Afghanistan nel 2011, come previsto dalla strategia a suo tempo messa a punto con gli alleati.
Barack Obama ha riconosciuto che le truppe americane in Afghanistan “possono aver commesso errori” e che nella guerra contro i Talebani ci sono state vittime civili, come ha più volte rimproverato Karzai. “La guerra è dura e difficile – ha detto Obama – e le vittime civile non sono solo un problema di tipo politico per me”.
Nello stesso tempo, Obama ha sottolineato che l’alleanza con l’Afghanistan è “di lungo periodo” e che l’impegno americano nel Paese continuerà anche dopo il 2011. Di fronte al problema in Afghanistan “non esiste solo la soluzione militare” ha detto Obama, che ha ribadito l’appoggio degli Stati Uniti agli sforzi del governo di Kabul per accogliere tutte quelle persone che hanno abbandonato le organizzazioni talebane e hanno modificato radicalmente la loro vita.
Il presidente ha anche ricordato il contributo della Gran Bretagna nelle operazioni in Afghanistan, confermato dal neoeletto premier David Cameron, e ha sottolineato il rapporto privilegiato tra Londra e Washington. “Abbiamo avuto una conversazione ieri – ha detto Obama – e lo avevo già incontrato in Gran Bretagna. Lo considero un leader intelligente, competente e efficiente e sono sicuro che lavoreremo insieme in maniera efficiente”.
Secondo il presidente Usa, Cameron “ha riaffermato il proprio impegno strategico in Afghanistan e sono fiducioso che il nuovo governo aiuterà Karzai a raggiungere il successo”. Obama ha ricordato “la relazione speciale che esiste tra Usa e Gb, costruita nei secoli, e che continuerà ad esistere”.
Proprio per discutere di Afghanistan, ma anche di Iran, venerdì prossimo il neoeletto ministro degli Esteri britannico William Hague sarà in visita a Washington.
Hamid Karzai, da parte sua, si è detto “sconvolto” dopo aver visitato un ospedale di Washington dove sono ricoverati soldati americani rimasti feriti in guerra. “Ho parlato con un ragazzo senza gambe e braccia – ha detto – è stata un’esperienza sconvolgente, e che dimostra l’impegno e il sacrificio degli Stati Uniti”.
Karzai ha quindi ringraziato Obama “per la straordinaria ospitalità” ricevuta a Washington, e si è detto “fiducioso” per gli sforzi che Stati Uniti e Afghanistan stanno facendo. “Tra il mio paese e gli Stati Uniti ci sono relazioni forti, vere, non immaginarie, basate su problemi gravi. La franchezza degli ultimi mesi danno più forza ai nostri rapporti”, ha detto il lader di Kabul, che ha aggiunto: “A volte si può essere d’accordo, a volte no. A volte si può essere felici, altre volte meno, ma sia il mio paese, sia gli Usa hanno gli stessi obiettivi”.
“Migliaia di talebani non sono ideologicamente schierati e vogliono la pace”: lo ha detto il presidente dell’Afghanistan, Hamid Karzai, precisando che con l’aiuto degli alleati “l’esercito e la polizia afghana saranno in grado di garantire la sicurezza al paese entro il 2011”. Secondo il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il “reintegro dei talebani non violenti” deve essere “il primo obiettivo” dell’Afghanistan.
“Siamo amici degli Usa che stanno contribuendo alla ricostruzione del nostro paese. Siamo anche amici e fratelli con l’Iran, che è un nostro vicino. La nostra speranza è essere amici di tutti e due”
Al termine dell’incontro Obama ha confermato che tra Stati Uniti e lo stesso presidente dell’Afghanistan nei mesi scorsi ci sono sì state tensioni, “ma sono state ingigantite”.
“E’ vero, ci sono state tensioni – ha ammesso Obama – ma sono state superate. Il nostro rapporto è forte e sono molto fiducioso per il successo della nostra strategia”.