NEW YORK – Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ieri sera ha diviso in due la lista dei ribelli afghani colpiti da sanzioni, creandone una per i terroristi di Al Qaida e una per i talebani. La mossa intende lanciare il segnale ai talebani che, se abbandonano il terrorismo, possono rientrare nella vita civile e politica del paese.
Le Nazioni Unite hanno da tempo colpito una serie di esponenti della ribellione afghana con sanzioni come congelamento dei beni e divieto di viaggi all'estero. Ora, due risoluzioni proposte dagli Stati Uniti e votate all'unanimità dai 15 paesi del Consiglio di sicurezza hanno diviso questa lista nera in due liste separate, una per Al Qaida, con 253 nomi, l'altra per i talebani, con 138 nomi.
"Gli Stati Uniti credono che il nuovo regime di sanzioni per l'Afghanistan servirà come un importante strumento per promuovere la riconciliazione ed isolare gli estremisti" ha detto l'ambasciatore americano all'Onu, Susan Rice. La mossa a suo avviso manda "un chiaro messaggio ai talebani, che c'è un futuro per quelli che si separano da Al Qaida, rinunciano alla violenza e rispettano la Costituzione afghana".
