WASHINGTON, STATI UNITI – Quasi il 70% degli americani ritiene che gli Stati Uniti non dovrebbero piu’ essere in guerra in Afghanistan: sia tra i democratici che tra i repubblicani, negli Usa e’ ormai ridotto al minimo il sostegno al conflitto che dura da oltre dieci anni.
Lo ha accertato un sondaggio condotto da New York Times/Cbs News, in cui il 69 per cento degli interpellati – 986 adulti in tutto il Paese – hanno affermato di pensare che i soldati americani non dovrebbero essere in guerra in Afghanistan, con un notevole incremento rispetto a quattro mesi fa, quando a pensarla cosi’ erano il 53 per cento.
Evidente anche il disappunto rispetto all’andamento della guerra. Il 68 per cento del campione ritiene che i combattimenti vadano ”piuttosto male” o addirittura ”molto male”, contro il 42 per cento che la pensavano cosi’ a novembre. Ad avere questa opinione sono in particolare il 60 per cento di coloro che si dicono repubblicani, e il 68 per cento di coloro che si dicono democratici.
A novembre erano rispettivamente il 40 e il 38 per cento. Il New York Times sottolinea che si tratta di dati che arrivano sulla scia di una serie di drammatici episodi che hanno caratterizzato le cronache dall’Afghanistan nelle ultime settimane. In particolare le violenze seguite al rogo di alcune copie del Corano in una base militare Usa, il massacro di 17 civili afghani compiuta da un sergente americano e l’uccisione di diversi militari americani da parte di soldati e poliziotti afghani.
