Benedetto XVI ha firmato il decreto che riconosce le “virtù eroiche” di papa Wojtyla, ossia la sua santità spirituale. Perchè possa essere ufficialmente proclamato beato dalla Chiesa cattolica e portato agli onori degli altari manca l’accertamento ufficiale di un miracolo da attribuire alla sua intercessione.
Probabile, per Giovanni Paolo II che la cerimonia di beatificazione si svolga già ad autunno prossimo, con milioni di pellegrini a Roma.
Tra i decreti firmati dal Papa relativi a prossime beatificazioni, c’è anche quello di Pio XII. Si tratta di una scelta destinata a far discutere: quella di Pacelli, infatti, è figura criticata dalla comunità ebraica mondiale per il suo presunto «silenzio» di fronte alla persecuzione nazi-fascista degli ebrei.
L’anno scorso, dopo la votazione dei cardinali e vescovi sull’eroicità delle virtù di Papa Pacelli, Ratzinger aveva chiesto un ulteriore approfondimento storico.
Ad ogni modo la beatificazione di Wojtyla sembra più vicina: a fare la differenza tra i due pontefici, infatti, è il miracolo. Quello di Giovanni Paolo II è stato già individuato mentre manca ancora per Papa Pacelli.
E proprio la decisione di Benedetto XVI di firmare il decreto sull’eroicita’ delle virtu’ di Pio XII fa storcere il naso alla comunità ebraica: «Nonostante i meriti per aver salvato un certo numero di ebrei, questo Papa non ha preso posizione pubblica ufficiale contro la Shoah, che era la condanna a morte di tutti gli ebrei. Per questo la decisione di oggi riaccende queste considerazioni che per noi sono sempre dolorose» afferma il rabbino Giuseppe Laras, presidente della Assemblea Rabbinica Italiana.