La rivelazione del Daily Mail ha provocato indignate reazioni da parte delle famiglie delle vittime dell’attentato di Lockerbie del 1988, che causò 259 vittime nell’esplosione di un Boeing 747 della Pan Am e che è stato riportato di attualità anche da una iniziativa di inchiesta del Congresso (la camera dei deputati) americano. Un anno fa venne liberato l’ex 007 libico Abdelbaser al-Megrahi, considerato uno dei responsabili e comunque l’unico catturato e in carcere. La liberazione, da parte delle autorità scozzesi, avvenne, in base a un parere medico che dava al terrorista ancora pochi mesi di vita per un tumore alla prostata. Il clima della sua terra però semba avere fatto bene a al-Megrahi, perché non solo non è morto ma sembra essere molto migliorato.
Ora qualcuno ha cominciato a fare delle mezze ammissioni e così è emerso che ci aveva messo lo zampino la Bp, la British petroleum, il colosso ora in panne con il disastro della marea nera nel Golfo del Messico, interessata a mettere le mani sempre di più sui giacimenti libici (c’erano in ballo diritti per mezzo miliardo di sterline). Bp ha ammesso di avere fatto pressioni per il rilascio, ma senza interferire sulle autorità. Subito da Londra si sono affrettati a dire che tutto è stato fatto dagli scozzesi in piena autonomia, con una faccia di bronzo ragguardevole. Solo gli italiani infatti credono al mito degli inglesi, e o se per questo degli scozzesi, integerrimi cittadini, scrupolosi e incorruttibili. Ma vicende come l’inchiesta sulla morte di Calvi, in cui la polizia londinese stabilì subito che era stato suicidio, dovrebbero suscitare almeno qualche dubbio.
Gli americani, che hanno sempre pensato che gli inglesi siano corrotti e traditori (e il caso dei vertici dello spionaggio britannico tutti al servizio dei russi qualche ragione sembra dargliela), non se ne stanno della pomposa autostima degli inglesi, specie ora che è venuto fuori che nella liberazione del terrorista di Lockerbie c’era lo zampino della Bp, che ha un arci nemico proprio nel presidente Barack Obama, questo anche per cinico calcolo politico, dopo il disastro della marea nera. Così nei prossimi giorni i capi della Bp dovranno spiegare a una commissione di parlamentari Usa i loro intrighi tra petrolio e terrorismo.
