BRASILIA, 16 OTT – Nuovi problemi sul fronte della corruzione per il governo della presidente Dilma Rousseff: l'opposizione ha chiesto le dimissioni del ministro allo sport, Orlando Silva, accusato di aver destinato fondi pubblici al Partito Comunista, il PCdeB.
''Il ministro Silva deve lasciare l'incarico'', ha sottolineato il partito Democratas, una delle due maggiori formazioni dell'opposizione al governo della Rousseff, rilevando tra l'altro il ruolo chiave del ministro nell'organizzazione dei mondiali di calcio 2014.
''Il governo non puo' essere uno strumento per favorire partiti o funzionari pubblici'', ha precisato Antonio Carlos Magalhaes, capogruppo dei Democratas alla camera dei deputati, mentre il settimanale Veja ha pubblicato un'intervista con un agente della polizia secondo il quale Silva ha destinato 27 milioni di dollari per la campagna elettorale del suo partito, fondi destinati invece all'acquisto di alimenti e materiale sportivo di bambini. Il ministro della giustizia, Jose' Eduardo Cardozo, ha annunciato che intende aprire un'indagine sulle denunce contro Silva, che e' membro del PCdoB, uno dei partiti della coalizione guidata dalla Rousseff. Dall'insediamento della Rousseff, lo scorso 1/o gennaio, sono ormai cinque i ministri che hanno dovuto lasciare il proprio incarico, quattro di essi a causa di scandali di corruzione sollevati dai media locali.
