SAN PAOLO, 31 AGO – Gli studenti brasiliani si ispirano a quelli cileni e iniziano oggi marce di protesta a Brasilia contro la politica economica della presidente Dilma Rousseff.
Alla presenza di Camila Vallejo, guru degli studenti cileni che sono in agitazione contro il governo da quasi quattro mesi, l'Unione Nazionale degli Studenti brasiliani (Une) ha marciato per le strade principali della capitale del Brasile, assiepandosi davanti alla Banca Centrale e al Congresso.
''Di fatto ci sono somiglianze fra le rivendicazioni brasiliane e cilene – ha affermato la Vallejo, simbolo continentale della lotta studentesca -. Il Brasile come il Cile è un paese ricco di rendita naturale, cosa che non può ammettere i bassi livelli di finanziamenti per la salute e l'educazione''.
''Questa settimana è cominciata con la sorpresa negativa dell'aumento dell'avanzo primario per pagare gli interessi del debito interno – ha dichiarato il presidente dell'Une, Daniel Iliesco -. Il Brasile ha il maggior tasso di interesse del mondo, e siamo qui di fronte alla Banca Centrale con i sindacati e i legislatori per chiedere più forza nel crollo dei tassi. Gli studenti e i lavoratori del Brasile comprendono ora che si deve avere piu' coraggio e più convinzione a favore dello sviluppo''.
Lunedì il ministro dell'Economia, Guido Mantega, ha annunciato un secondo taglio dall'inizio dell'anno alle spese pubbliche, facendo salire la riduzione a 38 miliardi di dollari, per salvaguardare il Brasile dalla crisi globale. Questa sera è previsto che la Banca Centrale diminuisca i tassi di interesse, che attualmente sono del 12,5%.
''E' fondamentale che il governo risponda alle nostre rivendicazioni – ha concluso Iliesco -. Speriamo che la presidente Rousseff ci riceva, per consegnarle la nostra lettera aperta al popolo brasiliano, con i nostri reclami''.
Per marzo dell'anno prossimo è prevista una ''giornata continentale di lotta'' di tutti gli studenti sudamericani.
